Terremoto Giappone, scoppio a Fukushima, ecco il disastro nucleare
Allarme rosso per il pericolo di una fusione nucleare. Una forte esplosione si è verificata nella centrale nucleare Fukushima, la stessa dove già ieri era stata registrata una preoccupante attività radioattiva superiore ai limiti. Si teme un disastro nucleare tanto che il governo giapponese ha decretato l'obbligo di evacuazione per un raggio di dieci chilometri.
Autore: F. Merli
Ormai è allarme rosso per il pericolo di una fusione nucleare nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi vicino alla città di Okuma. Infatti, una forte esplosione si è verificata nella centrale nucleare Fukushima 1, a circa 250 km da Tokyo, la stessa all'esterno della quale già ieri era stata registrata attività radioattiva superiore ai limiti, tanto da indurre il governo ha decretare l'obbligo di evacuazione per un raggio di dieci chilometri. Le cifre ufficiali stimano che almeno 45mila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza. L'emittente televisiva Nhk ha mostrato una nuvola di fumo bianco sopra la centrale. E secondo la stessa emittente giaponese l'esplosione sarebbe stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. A causa del'esploisione il tetto e parte delle mura dell'edificio sono crollate e alcuni operai sarebbero rimasti feriti. Le autorità hanno misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15,29 (ora giapponese) e hanno ammesso che se popolazione fosse esposta a questo livello di radiazioni per un'ora riceverebbe la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno. Anche secondo l'agenzia di stampa giapponese Jiji Press, alcune delle barre di combustibile nucleare del reattore sono state brevemente esposte all'aria dopo che il livello delle acque del reattore è sceso per evaporazione. Le squadre di emergenza stanno pompando acqua all'interno del reattore e il livello delle acque sta risalendo, secondo un operatore della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO), che gestisce l'impianto. Un portavoce TEPCO detto che la società ritiene che il reattore non sia sul punto di fondere o di rompersi e che i lavoratori stanno cercando di alzare il livello dell'acqua. Se dovesse veramente verificarsi una fusione del nocciolo, si tratterebbe del primo disastro nucleare dopo quelli di Chernobyl nel 1986 e l'incidente di Three Mile Island nel 1979. L'impianto di Fukushima Daiichi era stato chiuso automaticamente a causa del terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone l'11 marzo. I generatori di backup si sono arrestati un'ora dopo l'evento, lasciando i reattori senza alimentazione e quindi senza la possibilità di raffreddare il core. I funzionari giapponesi si sono visti costretti a ricorrere a batterie di emergenza e a richiedere la fornitura di nuove batterie con degli elicotteri, per mantenere la temperatura del nocciolo del reattore sotto controllo e impedire una fusione nucleare.
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