Risultati positivi dal primo esperimento nel nostro paese di Eco-drive, un programma di educazione ambientale sulle tecniche di guida ecologica: se proprio non è possibile rinunciare all'automezzo privato a favore del mezzo di trasporto collettivo, insomma, almeno si dovrebbe imparare a guidare tenendo in considerazione l'ambiente e le conseguenze della nostra scelta in termini di consumi di carburante, emissioni di CO e particolato e altro ancora.
La pratica dell'Eco-Drive
nasce nel 1999 con il supporto finanziario dell'Unione Europea a progetti per la sensibilizzazione delle persone ad un utilizzo intelligente della propria autovettura.
Nel 2007 la Commissione Europea ha promosso la campagna pan-europea
ECO DRIVEN. A livello europeo, è da notare che dal 2008 in Olanda il test eco driving è obbligatorio per tutti coloro che vogliono sostenere l'esame di guida. In Grecia, Austria e Olanda i corsi effettuati di eco driving per autisti del trasporto di persone e merci hanno dato risultati estremamente soddisfacenti e verificabili.
In Italia, la pratica EcoDrive non è molto diffusa, nonostante le preoccupanti problematiche di inquinamento ambientale e di alto tasso di concentrazione di PM10 nella maggior parte delle nostre città. Siamo il paese della Ferrari, della Lamborghini, dell'Alfa Romeo e della Lancia, tutti nomi che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo: far passare una cultura di maggior rispetto per l'ambiente anche quando si è al volante non è compito facile.
Grazie al Progetto "EcoDrive: programma di educazione ambientale sulle tecniche di guida ecologica", promosso da Euromobility in collaborazione con Unasca, ASC, CNR, Methodos e Doxa, con il supporto economico di Fondazione Cariplo, è stato possibile rilevare un interesse crescente da parte delle aziende che gestiscono grandi flotte sia nel comparto del trasporto pubblico locale, sia nel settore della logistica distributiva.
Ciò ha dato slancio allo sviluppo del Progetto di EcoGuida applicato al Trasporto Pubblico Locale, finalizzato a diffondere una cultura della mobilità responsabile, sensibile e rispettosa dell'ambiente (in termini di inquinamento e di risparmio energetico) presso attori che operano nel settore del trasporto pubblico locale.
[tit: L'esperimento]
L'esperimento, che ha avuto luogo dal febbraio del 2010 al febbraio del 2011, ha coinvolto gli autisti di Autostradale Milano e ATB Bergamo, ai quali sono stati messi a disposizione un corso base ed uno avanzato, entrambi caratterizzati da una sessione teorica per l'approfondimento delle tematiche legate alla mobilità sostenibile e i vantaggi che una guida ecologica può comportare in materia di ambiente e responsabilità sociale d'impresa, al quale ha fatto poi seguito una sessione pratica, nel corso della quale i partecipanti hanno effettuato delle prove di guida. Per verificare le differenze e avere un riscontro diretto sugli effettivi vantaggi dell'Eco-drive, gli autisti hanno avuto la possibilità di effettuare percorsi con e senza l'applicazione delle tecniche di guida ecologica. Le misurazioni condotte prima e dopo i corsi di EcoGuida ne hanno messo in evidenza i benefici ambientali ed economici.
Per quanto riguarda l'efficienza di guida registrata nelle giornate di erogazione dei corsi, immediatamente prima e dopo il corso di formazione, le prove sono state condotte in condizioni reali di traffico lungo i circa 8 km della linea Milano– Aeroporto di Orio al Serio e simulando, seppure in assenza di carico, il tempo di fermata, negli impianti presenti lungo il percorso.
[tit: I risultati]
Considerando la media di tutti valori relativi ai consumi medi rilevati, espressi in litri/100 km, si registra un valore di 47,95 nelle prove post corso e un valore 50,69 nelle prove pre corso, quindi una riduzione pari al 5,4%. Se si considera, però, la riduzione media dei consumi relativa ai soli autisti con performance positive, tale percentuale supera di poco il 17%. Le prove che hanno avuto una risposta positiva sono state 10 su 16, pari quindi al 62,5%, contro un 37,5% di esiti negativi.
Il confronto dei dati pre-corso e post-corso sui consumi in linea, registrati su più giorni di esercizio prima e dopo l'erogazione dei corsi durante il monitoraggio in linea, evidenziano, in ambito extraurbano – ovvero nelle prove della linea Milano-Orio al Serio – un significativo abbassamento dei consumi medi. Il monitoraggio è stato eseguito sempre sulla stessa linea, utilizzando il medesimo autobus con alla guida 7 dei 16 autisti che hanno partecipato al corso, di cui 4 avevano fatto registrare una performance positiva nelle prove di guida. Il consumo medio pre-corso è, infatti, pari a 28,92 Litri/100 km, mentre il consumo medio post-corso è pari a 27,53 Litri/100 km, facendo di fatto registrare una riduzione del 4.8%.