La maggioranza degli europei appoggia la mobilità verde
Indagine Eurobarometro rivela che la maggior parte dei cittadini europei è pronta ad accettare compromessi per quanto riguarda il prezzo e le caratteristiche della propria automobile per ridurre le emissioni nocive.
Autore: Franco Cavalleri
Una recente indagine Eurobarometro, condotta su 25.570 persone in tutti i 27 Stati membri su richiesta della Direzione generale della mobilità e i trasporti della Commissione europea, rileva che la maggior parte dei cittadini europei è pronta ad accettare compromessi per quanto riguarda il prezzo e le caratteristiche della propria automobile per ridurre le emissioni nocive. Circa due terzi degli automobilisti dell'UE hanno dichiarato di essere probabilmente disposti ad accettare compromessi sulla velocità dell'automobile al fine di ridurre le emissioni. Poco più della metà (53%) degli automobilisti si dichiara d'accordo con l'introduzione di un nuovo regime fiscale basato sull'uso effettivo del veicolo al posto delle attuali tasse automobilistiche, che prendono in considerazione il semplice possesso. Quasi tre quarti dei cittadini dell'UE (71%) hanno dichiarato che prenderebbero in considerazione un uso più frequente dei trasporti pubblici se fosse possibile acquistare un biglietto unico che permettesse di usufruire di tutte le modalità di trasporto. Secondo Siim Kallas, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti, "Questi risultati danno un grande impulso agli sforzi dell'UE diretti a rendere la mobilità più sostenibile. Ciò dimostra che le persone si rendono conto della posta in gioco e sono disposte a fare quanto è nelle loro possibilità per ridurre l'impatto sull'ambiente. Iniziative intelligenti come i sistemi di tassazione basati sull'uso effettivo del veicolo e un biglietto unico per tutte le modalità di trasporto si avvalgono delle ultime tecnologie e consentono alle persone di scegliere con conoscenza di causa i mezzi con cui viaggiare." La maggior parte degli automobilisti (66%) interrogati ha dichiarato di essere pronta a fare concessioni sulle dimensioni dell'auto per ridurre le emissioni e il 62% ha dichiarato la stessa cosa in merito all'autonomia, vale a dire la distanza percorribile prima di dover rifare il pieno di carburante o ricaricare la batteria. Più della metà delle persone (60%) si è dichiarata disposta a pagare di più l'automobile se ciò permettesse di ridurre le emissioni. La metà dei cittadini UE ha dichiarato di approvare la sostituzione degli attuali sistemi di tassazione dell'auto con nuovi regimi che tengano conto dell'uso effettivo che si fa dell'automobile. Tali regimi si sono rivelati ancora più popolari tra gli automobilisti in quanto il 53% si è dichiarato d'accordo con la sostituzione delle attuali tasse sulle auto. Gran parte (71%) degli automobilisti ritiene che il trasporto pubblico non offra la stessa comodità di un'automobile. Una percentuale simile (72%) ha dichiarato di aver rinunciato all'uso del trasporto pubblico a causa della mancanza di collegamenti (il 49% degli interrogati lo ha sottolineato come un fattore "molto importante"). Il 64% degli automobilisti ha giudicato importante la bassa frequenza dei servizi e il 54% ha sottolineato l'inaffidabilità dei trasporti pubblici. A quanti utilizzano l'auto ogni giorno è stato chiesto cosa potrebbe indurli a utilizzare anche altri mezzi di trasporto. Circa due terzi (65%) ha dichiarato che prenderebbe in considerazione questa possibilità se fosse più facile cambiare da un modo di trasporto all'altro, il 52% sarebbe tentato se fossero disponibili maggior informazioni on line sugli orari, il 47% prenderebbe in considerazione questa alternativa se i capolinea fossero più accoglienti e il 38% se fosse possibile acquistare i biglietti on line. Quasi tre quarti dei cittadini dell'UE (71%) hanno dichiarato di essere disposti a utilizzare con maggiore frequenza i trasporti pubblici se ci fosse la possibilità di acquistare un unico biglietto valido per tutte le modalità di trasporto; tale possibilità raccoglie un forte sostegno anche tra gli automobilisti (66%).
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