Giappone, ultimi aggiornamenti dallAmbasciata italiana
L'ambasciata italiana a Tokyo ribadisce il permanere di una situazione critica nella centrale nucleare di Fukushima. Tuttavia, allo stato attuale, al di fuori di quest'area non vi sarebbero effetti sulla salute umana.
Autore: Chiara Bernasconi
Sulla base delle considerazioni dei tecnici della Protezione Civile, l'Ambasciata sottolinea il permanere di una situazione critica nella centrale nucleare di Fukushima, di cui è difficile prevedere la stabilizzazione nel breve termine. Tuttavia gli aspetti di pericolosità in termini di esposizione radiologica restano comunque localizzati esclusivamente all'area adiacente la centrale. Nelle condizioni attuali non ci sono e non ci si aspettano effetti sulla salute umana al di fuori dell'area di crisi. Non vi sono in questo momento a Tokyo e nelle Prefetture vicine fattori concreti di rischio che impediscano il ritorno alle normali attività di ufficio, d'impresa, di studio o altro. Si conferma il regolare funzionamento dei collegamenti aerei, ferroviari e stradali in tutte le zone non direttamente colpite dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo. I livelli di radioattività ambientale in tutte le zone al di fuori del perimetro della centrale di Fukushima-1 continuano a diminuire in modo stabile. Il livello misurato ieri all'ingresso Ovest della centrale ha registrato - per la prima volta da quando è stato rilevato il primo rilascio di radioattività dal reattore - un valore al di sotto dei 100 microSv/ora. Lo stesso andamento decrescente viene osservato nelle regioni adiacenti alla zona di evacuazione (20 Km dalla centrale) e, a seguire, in tutte le Prefetture vicine fino ad arrivare a Tokyo (Shinjuku, principale sito di rilevamento in città delle Autorità giapponesi). Lo sforzo degli operatori si concentra al momento sullo smaltimento/stoccaggio dell'acqua contaminata trovata sia nei locali dell'edificio che ospita le turbine dei reattori 1, 2 e 3 che nelle trincee annesse. Questa operazione - necessaria a ridurre sostanzialmente il livello di radiazione ed il rischio di contaminazione degli operatori - è considerata essenziale per ristabilire alcune funzioni dei sistemi di raffreddamento dei reattori e delle piscine di stoccaggio del combustibile nucleare spento. Il Team italiano coordinato dalla Protezione Civile ha effettuato negli ultimi tre giorni una serie di autonome misurazioni dei livelli di intensità di dose della radiazione ambientale, oltre che presso l'Ambasciata (Minato-ku) anche in vari punti dell'area metropolitana (Shinjuku, Akasaka, Meguro, Setagaya). I valori misurati sono stati tutti entro l'intervallo 0.12-0.15 microSv/ora. Questi valori, considerata l'accuratezza delle misure e le fluttuazioni del fondo naturale, sono del tutto omogenei con i valori forniti dal Ministero della Ricerca giapponese (MEXT) e dal Governo Metropolitano di Tokyo. Si può così confermare ancora una volta l'affidabilità dei dati forniti dalle Autorità giapponesi. L'Agenzia Metereologica Giapponese (JMA) ha aggiornato le probabilità delle scosse di assestamento per magnitudo uguali o maggiori di 7 ed intensità maggiore o uguali a 5+ sulla scala giapponese. I valori sono ora scesi al 10% per il periodo fino al 6 aprile.
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