Un nuovo sisma si è abbattuto sul Giappone con epicentro nella Prefettura di Fukushima. Ha riaperto oggi l'aeroporto di Sendai e verso fine mese è atteso il ripristino della linea metropolitana.
Autore: Chiara Bernasconi
Alcune fonti giapponesi rivelano che lo tsunami che ha travolto il Paese del Sol Levante lo scorso 11 marzo ha inondato e travolto più di 100 punti di raccolta indicati come rifugi in caso di pericolo. Sembra dunque che molte persone siano decedute dopo aver raggiunto questi luoghi che fino a poco tempo prima erano stati considerati sicuri. Alle ore 10.08 locali, un nuovo forte sisma di magnitudo 5,8 si è abbattuto sul Paese con epicentro nella prefettura di Fukushima, lungo la fascia costiera Hamadori. Tepco ha comunque fatto sapere che i tecnici non sono stati allontanati dalla centrale nucleare e che quindi le attività sono proseguite normalmente. La stessa Tepco, nella persona di Masataka Shimizu, ha poi dichiarato che risponderà alla richiesta di indennizzi da parte di tutti coloro i quali sono stati colpiti dalla crisi provocata dalla centrale di Fukushima. Nel frattempo, il colosso automobilistico Toyota ha dichiarato che chiuderà temporaneamente cinque dei propri impianti di assemblaggio in Europa, nel periodo che va dalla fine di aprile all'inizio di maggio. La motivazione è da ricercare nell'insufficienza di forniture di pezzi da montare provocata dalla grave crisi che sta attraversando il Giappone. Ha invece riaperto oggi l'aeroporto di Sendai. Attualmente partono e arrivano solo voli locali, ma ciò può essere considerato certamente uno sforzo per il ritorno alla normalità. Sempre a Sendai, verso la fine del mese, dovrà essere ripristinata la linea metropolitana.
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