Fukushima, la crisi nucleare provoca alla Tepco una maxi-perdita
La crisi nucleare giapponese ha provocato alla Tepco una maxi-perdita da 1000 miliardi di Yen, pari a 8,5 miliardi di Euro.
Autore: Chiara Bernasconi
La crisi nucleare a seguito del devastante sisma che ha colpito il Giappone l'11 marzo scorso ha provocato alla Tepco, la società che gestisce l'impianto di Fukushima, una maxi-perdita da 1000 miliardi di Yen, pari a 8,5 miliardi di Euro. Tepco ha inoltre annunciato che i reattori numero 1, 2, 3 e 4 saranno "decommissionati". La perdita netta della società si è attestata intorno ai 1250 miliardi di Yen complessivi, pari a 10,6 miliardi di Euro, nell'intero esercizio fiscale chiuso al 31 marzo 2010. Tepco ha dichiarato che il numero uno Masataka Shimizu si è dimesso e che sarà sostituito dal direttore generale Toshio Nishizawa. Shimizu, oltre a essersi dimesso, si è assunto tutta la responsabilità dell'incidente avvenuto presso la centrale. Con ogni probabilità, Tsunehisa Katsumata rimarrà nel ruolo di presidente fino alla stabilizzazione di Fukushima.
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