Nasce il sistema nazionale di gestione di pneumatici fuori uso

E'entrato in vigore il D.M. 82 dell'11 aprile 2011, che attribuisce ai produttori/importatori di pneumatici la responsabilità della raccolta e recupero del materiale.

Autore: Chiara Bernasconi

E'entrato in vigore il D.M. 82 dell'11 aprile 2011, che attribuisce ai produttori/importatori di pneumatici la responsabilità della raccolta e recupero di questo materiale.
Chiari gli obiettivi alla base del provvedimento, in linea con gli indirizzi UE: evitare la dispersione, sviluppare impieghi nuovi ed esistenti del materiale, ottimizzare e rendere efficiente il sistema. Ecopneus effettuerà raccolta, valorizzazione e monitoraggio dei PFU pari ai quantitativi di immesso nel mercato del ricambio dai principali produttori/importatori in Italia.
L'obiettivo prioritario per il nostro Paeseè quello di intercettare il 100% degli pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia (PFU), eliminando flussi illegali e non controllati di questo prezioso materiale dalle molteplici potenzialità di reimpiego.
Con questo mandato prioritario nasce il sistema per la gestione dei PFU, che vedrà responsabili i produttori/importatori di pneumatici, seguendo una linea già adottata in molti altri Paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Portogallo, Svezia e Norvegia.
Il principio della "producer responsibility" prevede che ciascuna azienda interessata dalla normativa sia responsabile e garantisca la gestione di PFU per una quota corrispondente a quanto immesso sul mercato nell'anno solare precedente.
Tale responsabilità può essere assolta direttamente dalla aziende o attraverso "strutture associate". E'inoltre partito l'avvio di tutte le procedure e gli adempimenti organizzativi, tra cui la dichiarazione presso il Ministero dell'Ambiente da parte delle aziende dei propri quantitativi di immesso sul mercato ed eventuale dichiarazione di adesione a "strutture associate".Tra 90 giorni si entrerà nella fase gestionale vera e propria e sarà avviato il ritiro gratuito dei PFU presso oltre 30mila tra gommisti, autofficine, sedi di flotte di veicoli su tutto il territorio nazionale e il successivo invio agli impianti di trattamento e/o di valorizzazione.
Chiari e impegnativi gli obiettivi di raccolta che i produttori/importatori dovranno raggiungere in breve tempo:
• entro il 2011: 25% di recupero rispetto al quantitativo immesso nel 2010
• entro il 2012: 80% di recupero rispetto al quantitativo immesso nell'anno solare precedente
• dal 2013: 100% di recupero rispetto al quantitativo immesso nell'anno solare precedente. Ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 380mila tonnellate di pneumatici: si tratta di materiale che non può essere inviato a ricostruzione e che è senza altra possibilità di reimpiego tal quale, proveniente principalmente dal settore del ricambio ed in parte da demolizione di veicoli a fine vita.Fino ad oggi circa il 20% di questi PFU veniva raccolto ed avviato ad impianti per il recupero del materiale, circa il 50% finalizzato a recupero energetico e il 25% si immetteva in circuiti non controllati, facendo sì che se ne perdessero le tracce.
In Italia sono circa 50 le aziende che trattano, con diverse modalità e caratteristiche, i PFU e alcune centinaia i trasportatori autorizzati operanti. Sono invece ancora poche le aziende che lo utilizzano in nuovi impieghi, per esempio nella realizzazione di arredi urbani, edilizia, pavimentazioni stradali.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.