Gli italiani, per usare un luogo comune, sono da sempre bravi ad arrangiarsi. Ecco dunque che, mentre
i prezzi dei carburanti salgono a livelli record, gli
autotrasportatori scioperano e molti si lamentano per la benzina alle stelle, un gruppo ancora piccolo ma sempre più nutrito di automobilisti si affida a internet e a una vecchia idea, oggi tornata di moda, per dare un taglio netto alle spese di viaggio.
È così che
postoinauto.it, il social network italiano per i passaggi in auto, è riuscito a raddoppiare in pochi mesi il numero di posti condivisi. E, soprattutto sulle lunghe distanze, comincia ad affermarsi la cultura del viaggiare insieme.
Auto di gruppo,
ridesharing, carpooling, covetturaggio o semplicemente "posto in auto" – sono molto diversi i termini che vengono utilizzati per la condivisione di passaggi in auto. La sostanza è la stessa: chi ha dei posti liberi in auto, invece di rassegnarsi e pagare da solo quasi 1,80 euro per ogni litro di benzina, inserisce un annuncio su siti come
postoinauto.it per "affittare" i propri posti ad altre persone che percorrono la stessa tratta e disposte a
condividere le spese. Un'idea semplice quanto intelligente: riempire le auto vuol dire ridurre drasticamente le spese, ma anche il traffico e l'inquinamento. E significa viaggiare in compagnia, per meno stress e meno rischi di provocare incidenti.
Inutile dire che condividendo l'auto il
risparmio economico è evidente e nettamente superiore a quanto ci si possa aspettare da uno sciopero o dalle istituzioni. Caricando una persona si spende subito la metà, caricandone quattro addirittura solo un quarto, per un risparmio che può arrivare a 20 centesimi a chilometro, pari a 20 euro ogni 100 chilometri.
"Il nostro sito mette in contatto le offerte e le richieste di passaggi in auto sulle strade italiane – spiega
Olivier Bremer, co-fondatore di postoinauto.it e appassionato dell'auto condivisa fin da quando trascorse alcuni anni di studio in Germania –. I continui aumenti dei prezzi dei carburanti e dei pedaggi e la crisi economica spingono sempre più persone a viaggiare insieme in auto, una modalità di trasporto diffusissima in Francia e Germania e in crescita anche in Italia. Del resto, visto il quadro economico-ecologico globale, è estremamente improbabile che la benzina torni ai prezzi di uno o due anni fa. Invece di attendere interventi dall'alto, sempre più persone reagiscono adottando una soluzione concreta come quella della condivisione dell'auto".