L'annuncio era stato dato ad inizio mese a Roma, dal
Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e dal
Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta, presente il
Commissario Straordinario del Comune di Oristano Antonello Ghiani, ed ora, come promesso, sono partite le attività di rimozione delle circa
3.000 tonnellate accumulate in via Parigi, presso uno stabilimento industriale abbandonato, nell'area industriale di Oristano.
Dopo l'uscita dal sito, lunedì 18 giugno, del primo carico di
PFU (Pneumatici Fuori Uso), le attività procedono come da programma: nella prima settimana saranno rimosse
circa 150 tonnellate, con una previsione di chiusura attività entro ottobre.
L'intervento,
completamente a carico di Ecopneus, permetterà la messa in sicurezza del sito, scongiurando
il rischio di incendio in un'area limitrofa allo stagno di Santa Giusta – sito di interesse comunitario e zona umida di importanza internazionale – così come la
diffusione di malattie legate agli insetti che negli anni si sono insediati tra i pneumatici lì abbandonati ed infine l'invio a corretto recupero del PFU raccolto.
I PFU prelevati dal sito di Oristano saranno avviati, per la maggior parte a recupero energetico presso cementifici, date le condizioni del materiale, esposto per diversi anni alle intemperie e non adatto al riciclo. Peraltro il combustibile derivato da PFU
ha un potere calorifico equivalente a quello del pet coke o di un carbone di ottima qualità e rappresenta quindi un grande beneficio per le Aziende che lo possono correttamente utilizzare. Una piccola frazione dei PFU provenienti dal sito potrà essere sottoposta a trattamento anche per una successiva valorizzazione come materiale.