Ilva, Balduzzi: lo stabilimento compromette la salute della popolazione di Taranto

Secondo un rapporto diffuso dal ministero della Salute a Taranto le morti per tumori e gravi patologie sono nettamente al di sopra della media.

Autore: Redazione GreenCity

Il Ministro Balduzzi ha presentato il Rapporto "Ambiente e salute a Taranto: evidenze disponibili e indicazioni di sanità pubblica" in conferenza stampa presso l'Ospedale SS. Annunziata della città pugliese.
Il Rapporto contiene l'aggiornamento agli anni 2003-2009 dello Studio Sentieri relativo all'area di Taranto, i dati dell'analisi della mortalità, del biomonitoraggio e del rischio sanitario connesso alla qualità dell'aria.
In sintesi, dai risultati presentati emerge con chiarezza uno stato di compromissione della salute della popolazione residente a Taranto.
Questo quadro è coerente con quanto emerso dai precedenti studi descrittivi ed analitici di mortalità e morbosità, in particolare la coorte dei residenti a Taranto nella quale, anche dopo avere considerato i determinanti socio-economici, i residenti nei quartieri di Tamburi, Borgo, Paolo VI e nel comune di Statte mostrano una mortalità e morbosità più elevata rispetto alla popolazione di riferimento, in particolare per le malattie per le quali le esposizioni ambientali presenti nel sito possono costituire specifici fattori di rischio.
Nel corso della conferenza il Ministro ha illustrato anche l‘Intervento del Ministero della Salute nella nuova AIA.
Ecco i punti principali: l'adozione di un sistema di monitoraggio sanitario dell'efficacia delle prescrizioni la costituzione di un apposito Osservatorio, con la partecipazione delle istituzioni locali (ARPA Puglia, ASL e AReS), nazionali (ISS ed ISPRA) ed internazionali (OMS), al quale affidare l'interpretazione dei dati e la comunicazione delle conclusioni all'autorità competente la possibilità di rivedere l'AIA in funzione dei risultati del monitoraggio Il Ministero della Salute ha chiesto di allegare agli atti della Conferenza dei Servizi un protocollo redatto da ISS e OMScon specificate le linee su cui dovrà essere sviluppato il progetto operativo del monitoraggio sanitario. Tale protocollo prevede che il monitoraggio: sia basato su una logica ante-post che consenta la verifica dell'efficacia delle azioni intraprese per comparazione si articoli su tre direttrici: monitoraggio ambientale, biomonitoraggio e sorveglianza epidemiologica Il monitoraggio ambientale, affiancherà quello routinario dell'ARPA focalizzando l'attenzione sui seguenti inquinanti presenti allo stato gassoso, nelle polveri fini (PM10 e PM2,5) e nelle deposizioni secche ed umide: diossine, IPA-benzopirene, composti organici volatili e metalli.Il biomonitoraggio sarà articolato su due coorti di numerosità adeguata di residenti a Taranto, selezionati anche sulla base di studi già effettuati nell'area e prenderà in considerazione i metalli, i contaminanti organici e la capacità di riparazione del DNA, come biomarcatore di suscettibilità individuale.
La sorveglianza epidemiologicaprenderà in esame: gli effetti dei livelli giornalieri del PM10 e del PM2,5 sulla mortalità naturale, cardiovascolare, respiratoria e sui ricoveri ospedalieri il rischio riproduttivo l'incidenza della patologia oncologica in età pediatrica Ecco il link per leggere il rapporto "Ambiente e salute a Taranto".

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