Derbigum ha partecipato alla 48ma edizione del
SAIE, il Salone Internazionale dell’Edilizia di Bologna, come partner dell’iniziativa MED in Italy. Si tratta del progetto di un modulo abitativo solare che per la propria copertura vanta l’utilizzo della
membrana Derbipure, ritenuta idonea grazie alla formulazione ecologica a base di oli e resine vegetali che la rendono ideale per gli interventi di
bioedilizia. Caratterizzata da elevate capacità di durata e tenuta, Derbipure limita in maniera sostanziale i costi per il condizionamento. La superficie bianca
“cool roof” permette di abbassare la temperatura dell’edificio rispetto ad un normale tetto nero, ottimizzando così anche la resa dei pannelli fotovoltaici in quanto ne mantiene i parametri ai livelli ideali. DERBIPURE Technology è composta da oli vegetali che permettono di non compromettere la biodiversità. Può essere applicato sia con la tecnica classica “a caldo” ovvero con la fiamma oppure con l’utilizzo dell’adesivo senza
VOC DERBIBOND NT. Le caratteristiche tecniche di resistenza meccanica e longevità sono le stesse, elevatissime, di tutte le membrane DERBIGUM.
DERBIPURE ha inoltre ottenuto le certificazioni Cradle to Cradle rilasciata dall’
EPEA (Environmental Protection and Encouragement Agency) e ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) per i prodotti e i materiali per la bioedilizia. ICEA è l’organismo che ha ricevuto da ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) le attività di certificazione dei materiali, dei sistemi e degli organismi edilizi secondo i criteri dell’architettura sostenibile.
Derbipure è stato così ammesso come prodotto ottenuto dall’utilizzo di materiale di recupero. ICEA ha definito il profilo ambientale del prodotto quantificando i suoi impatti ambientali, calcolati su una serie di indicatori associati all’intero ciclo di vita, e stabilendo che Derbipure è conforme alle prescrizioni generali e particolari dello standard ANAB dei materiali per la bioedilizia. Anche la fase di produzione è studiata per avere il minimo impatto ambientale, sia a livello di consumi energetici, sia di utilizzo di materie prime, sia di emissioni di CO2.
Il progetto è stato realizzato dal team composto dall'Università di Roma TRE, in collaborazione con l’
Università Sapienza di Roma, l’agenzia Casaclima di Bolzano e Fraunhofer Italia.
Il prototipo dell’abitazione è stato presentato per la prima volta in Italia al SAIE, in un’area esterna appositamente allestita. Il team di MED in Italy ha organizzato diverse visite guidate, illustrando ai visitatori il funzionamento del modulo, i materiali e le tecnologie adottate.