Eco-lusso: quando il rifiuto da trash diventa cool

CoReVe e Anci hanno finanziato un’importante attività di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia per il recupero degli scarti, che prevede anche lo sfruttamento di un brevetto ad hoc, la “pasta di vetro”, un materiale innovativo ed ecologico ottenuto dagli scarti vetrosi fino ad ora destinati alla discarica.

Autore: Redazione GreenCity

Un superyacht di lusso da 28 metri, l’Amer 92, presentato al Festival de la Plaisance di Cannes 2012 e al Salone Nautico di Genova 2012, è stato arredato con maniglie realizzate in pasta di vetro, un innovativo ed ecologico materiale ottenuto dagli scarti provenienti dal trattamento degli imballaggi in vetro fino ad oggi non riciclabili in vetreria.  
La pasta di vetro utilizzata per dar vita alle maniglie, è il frutto della ricerca di EcoTecnoMat, società spin off dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ed è stata anch’essa oggetto di una sperimentazione finanziata quest’anno grazie al fondo istituito da CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
La sperimentazione ha portato a individuare una serie di impieghi, alternativi alla discarica, degli scarti vetrosi non riciclabili in vetreria tra cui si annoverano impieghi più o meno nobili di tali frazioni: nel mondo ceramico, dei laterizi, degli arredi urbani e del design.  
Questo nuovo materiale, prodotto con vetro di scarto, in virtù delle sue proprietà fisiche, permette di realizzare oggetti indeformabili e inalterabili all’invecchiamento. Grazie alle sue caratteristiche d’incombustibilità, presenta un’elevata resistenza al surriscaldamento in caso d’incendio e possiede, inoltre, un’ampia duttilità e ottime qualità estetiche. La pasta di vetro ha, infatti, incontrato i favori di un mercato ad altissimo valore aggiunto come quello degli arredi interni per natanti di lusso.  

Con la pasta di vetro si possono realizzare anche molti altri rivestimenti e complementi d’arredo come: piastrelle, top per cucina, sanitari e molti altri manufatti per l’edilizia.
Questo materiale consentirà ad aziende di eco-design, bioarchitettura, imprese di costruzione, etc., di entrare in un nuovo scenario industriale e ottenere enormi vantaggi economici, di ridurre l’estrazione delle materie prime e di conseguenza anche l’inquinamento ambientale.

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