Nel 1998
Peugeot ha iniziato un complesso progetto volontaristico, della durata di quarant'anni, di rimboschimento di10mila ettari della
foresta amazzonica, nel nord-ovest dello
Stato del Mato Grosso, degradati dall'opera dell'uomo.
L'iniziativa ha lo scopo di contribuire a combattere i gas ad effetto serra, come il CO2. Infatti, durante la crescita gli alberi, assorbendo il CO2 dall'atmosfera e immagazzinando
il carbonio nella biomassa e nel suolo, fungono da veri epropri serbatoi o, meglio, pozzi di carbonio.
L'impegno di Peugeot e di alcuni partner governativi, francesi e brasiliani – che, ad oggi, ha portato alla messa adimora di due milioni di alberi di una cinquantina di specie autoctone - si amplia con un vasto programma denominato
PETRA, (Plate-forme Expérimentale pour la gestion des Territoires Ruraux de l'Amazonie Légale, ossia Piattaformasperimentale per la gestione dei territori rurali dell'Amazzonia Legale, quelli dei sette stati del cosiddetto BacinoAmazzonico).
PETRA si propone: di promuovere la gestione sostenibile delle risorse naturali nella zona grazie al miglioramento deisistemi produttivi locali; il miglioramento della
conservazione della biodiversità, grazie alla realizzazione di programmidi ricerca e infrastrutture a livello universitario; il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle comunità locali.
Inoltre, PETRA - «strumento molto valido per rafforzare il successo del pozzo di carbonio Peugeot, a favore dell'ambiente della regione e delle relazioni franco-brasiliani in campo ambientale», come precisa
Marc Bocqué, responsabile delle relazioni esterne internazionali del Marchio - consentirà di ampliare il programma di aiuti a favoredei giovani laurendi franco-brasiliane in settori di pertinenza del progetto, come la botanica e le scienze socioeconomiche applicate.
La direzione di PETRA sarà affidata
all'istituto brasiliano CPC (Research Center Pantanal).