Prende avvio da giardini, terrazzi e davanzali di tutta Italia, la nuova partnership sugli orti urbani di
WWF e Grow the Planet (community virtuale che ha reso “social” l’antica arte del coltivare la terra), sotto lo slogan “Coltiviamo la Natura in città”. Perché, per il WWF, gli
orti urbani non solo garantiscono cibo sano a chilometri zero, diffondendo
stili di vita più sani e sostenibili (ottimi anche in tempi di crisi), ma soprattutto possono diventare una rete viva di aree verdi in grado di
aumentare la biodiversità nelle nostre città, migliorandone la qualità ambientale e favorendo una ricchezza di natura e bellezza fatta di farfalle, cardellini, pettirossi, impollinatori preziosi come api e calabroni che vanno scomparendo, oltre a fiori, frutti e piante di ogni tipo.
Uno strumento tanto più importante, se si considera che le città occupano il 2% delle terre emerse ma consumano il 75% di tutte le risorse, che entro il 2025 ospiteranno
il 65% della popolazione mondiale e che nei prossimi 40 anni copriranno una superficie pari a tutta l’Europa occidentale, ovviamente a discapito di aree naturali e terreni agricoli.
Sulla piattaforma
WWF One Planet Food dedicata all’alimentazione sostenibile, nasce la sezione speciale “
Coltiviamo la Natura in città”, un percorso a tappe realizzato insieme a Grow the Planet che per i mesi a venire offrirà indicazioni sempre nuove per avviare l’orto in tutte le stagioni e nonostante i limiti di spazio, i segreti
per coltivare bio e sostenibile, spunti creativi per fare l'orto pensando all'ambiente utilizzando ad esempio materiali riciclati come lattine, pneumatici o sacchetti, consigli “d’autore” inaugurati dal racconto e dagli acquerelli del fondatore del WWF
Fulco Pratesi, e presto la nuova app per riconoscere, taggare e condividere la biodiversità del proprio orto. Insomma, tutto quello che serve a una community di coltivatori di natura, esperti o ‘in erba’, che sta crescendo nelle case, nelle comunità, nelle scuole e perfino nelle aziende, e che promette di essere sempre più “nutrita”.