Inaugurate a Milano le case dell’acqua

Possono essere prelevati gratuitamente fino a 6 litri d’acqua al giorno a persona. Il servizio si attiva mediante la Carta regionale dei Servizi della Lombardia.

Autore: Redazione GreenCity

Sono stati inaugurati questo fine settimana i primi cinque impianti chiamati case dell'acqua e finanziati dal Comune di Milano con un contributo regionale, progettati e realizzati da Metropolitana Milanese e situati tutti in parchi o giardini.
“Abbiamo realizzato le case dell’acqua per promuovere l’acqua pubblica di Milano e per valorizzare l’importanza di questa risorsa come bene comune. Ogni inaugurazione è stata un bel momento di festa per i cittadini, soprattutto per i bambini, ma anche un’importante occasione per conoscere le caratteristiche e l’ottima qualità dell’acqua della nostra città”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran.
Le prime case dell'acqua sono state installate al parco Formentano in Zona 4, al parco Chiesa Rossa (in via San Domenico Savio), nei giardini di via Morgagni, al parco Savarino-ex Bassi (in via Livigno) e nel Giardino Cassina de’ Pomm (tra le vie Zuretti e Gioia ang. Cassoni).


I cinque erogatori con il marchio del Comune e di Milano Blu erogano la stessa acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case, ma con la possibilità di scegliere tra liscia e gassata.
Il servizio si attiva mediante la Carta regionale dei Servizi della Lombardia.
Possono essere prelevati gratuitamente fino a 6 litri d’acqua al giorno a persona.
Ogni distributore ha un piano d’appoggio per le bottiglie con una vaschetta raccogli gocce collegata direttamente allo scarico, per evitare la fuoriuscita d’acqua che, d’inverno, potrebbe ghiacciare.
Una lampada UV battericida sul beccuccio di erogazione garantisce la protezione da retro contaminazioni.
Ogni macchina, inoltre, è dotata di un monitor per la trasmissione di comunicazioni e informazioni ai cittadini e di impianto di illuminazione notturna a LED con basso consumo elettrico. Ci sono, infine, quattro telecamere e pulsanti elettrici per la sicurezza e la registrazione di atti vandalici.
Il costo complessivo dell’intervento, con allacciamenti e spese tecniche, ammonta a circa 189 mila euro.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.