Ispra, in metà delle acque italiane ci sono pesticidi
L’Ispra, nel rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2013, afferma che è aumentato lo stato di contaminazione delle acque italiane superficiali e sotterranee.
Autore: redazione GreenCity
Nel rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2013, l’Ispra afferma che è aumentato lostato di contaminazione delle acque italiane superficiali e sotterranee: nel 2010, infatti, sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei più di mille punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei più di duemila di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane. Il rapporto è stato realizzato sulla base delle informazioni fornite dalle regioni e dalle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente. La ricerca rivela inoltre che si tratta principalmente di prodotti fitosanitari usati in agricoltura, di biocidi, ossia pesticidi per uso non agricolo, impiegati in vari campi di attività. La zona in cui la contaminazione appare più diffusa è la pianura padano-veneta, cui fa seguito il centro-sud.
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