La Regione siciliana contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia
Greenpeace ha dato appuntamento al presidente Crocetta e ai membri della Giunta Regionale e della Commissione Ambiente sull’Arctic Sunrise, la rompighiaccio di Greenpeace, che sarà a Trapani il 25 e 26 aprile.
Autore: Redazione GreenCity
Greenpeace, Comitato Stoppa La Piattaforma, AGCI-AGRITAL Sicilia, LegaCoop Pesca Sicilia e Touring Club Italiano si sono dette soddisfatte dell'incontro avuto nel corso di una audizione avuta ieri alla IV Commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana sul tema delle trivellazioni petrolifere, durante la quale hanno denunciato le incredibili “sviste” che hanno segnato finora i procedimenti di concessione della VIA (Valutazione di impatto ambientale) nel Canale di Sicilia, chiedendo un deciso intervento delle istituzioni. Il presidente Rosario Crocetta e l’assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello, presenti in audizione, hanno garantito un immediato deciso sostegno della Regione Siciliana in questa battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia. “Siamo soddisfatti dalla risposta del presidente Crocetta e di come la Regione Siciliana si sia schierata fermamente contro la strategia del petrolio e a favore di un piano energetico che punti su fonti rinnovabili. Adesso attendiamo che questi impegni si concretizzino in atti concreti, a partire da un’opposizione formale della Regione ai progetti di perforazione che rischiano di devastare il Canale di Sicilia e l’economia delle comunità costiere siciliane” ha dichiarato Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace. Nel corso dell’audizione, le associazioni hanno svelato le irregolarità delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale in corso e gli orrori delle valutazioni effettuate fino ad ora, come quelle relative alla concessione d347 CR NP. In particolare, l’istanza presentata dalla Northern Petroleum per ricerche di idrocarburi lungo il litorale agrigentino, che copre una superficie marina di oltre 1.300 chilometri quadri, minaccia direttamente le aree di riproduzione e di accrescimento dei giovanili delle popolazioni di nasello, gambero bianco e acciuga del Canale di Sicilia, oltre ad almeno sei Siti d’Interesse Comunitario (SIC) che distano da 5 a 30 chilometri dall’area della richiesta concessione. Proprio rispetto a queste richieste di ricerca le associazioni avevano chiesto alla Regione di presentare delle osservazioni contrarie al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare. L’assessore Lo Bello ha confermato l’intenzione di presentare osservazioni contrarie al progetto di trivellazioni al largo dell’Agrigentino e di convocare un tavolo tecnico sulle trivellazioni dove discutere con le associazioni e le amministrazioni locali i possibili interventi normativi per difendere il mare e le coste, anche utilizzando i punti menzionati da Greenpeace nel “Piano Blu per la Sicilia” illustrati nel corso dell’audizione.
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