Arresti per appalto Sistri, Legambiente: epilogo inevitabile di una storia imbarazzante
tefano Ciafani, vice presidente di Legambiente: "Occorre fare piena luce sull’imbarazzante affare-Sistri e trovare subito la soluzione all’annoso problema del miliardario ciclo illegale dei rifiuti gestito dalle ecomafie".
Autore: Redazione GreenCity
“E’ l’epilogo inevitabile di una storia imbarazzante fatta di segreti, inefficienze, malfunzionamenti e una serie infinita di polemiche che ha spesso lasciato indifferenti i vertici del ministero dell’Ambiente nell’era Prestigiacomo, che prima affidarono l’appalto a una società del gruppo Finmeccanica, con una procedura anomala coperta da vincoli di segretezza, e poi fecero partire il Sistema nonostante le sue evidenti falle informatiche dimostrate nei giorni di prova miseramente falliti”. Così Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente, sugli arresti e i sequestri disposti nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. “Dopo tante richieste di chiarimenti fatte dalla nostra associazione, anche in sede europea, finalmente si squarcia il velo su come una buona idea, l’utilizzo della tecnologia per monitorare il ciclo dei rifiuti speciali, possa essere praticata in modo pessimo. Ora, occorre fare piena luce sull’imbarazzante affare-Sistri e trovare subito la soluzione all’annoso problema del miliardario ciclo illegale dei rifiuti gestito dalle ecomafie, lavorando anche su un sistema tecnologico e trasparente di controllo”.
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