WWF: soddisfazione per sentenza Eternit

L’amianto è stato messo al bando in Italia dal 1992 e solo dal 1998 sono state individuate le prime aree da bonificare, oltre 20 anni dopo la sua massima diffusione sia negli insediamenti industriali che civili.

Autore: Redazione GreenCity

Il WWF Italia ha accolto con soddisfazione la conferma della sentenza di condanna  a 18 anni di reclusione per disastro doloso all'imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit, che in primo grado era stato condannato a 16 anni, oltre ai numerosi risarcimenti per le vittime e alla conferma del risarcimento per il WWF definito in primo grado. 
L'Avvocato Valentina Stefutti, che ha seguito tutte le udienze per conto dell’associazione ed è  presente alla lettura in aula,  ha espresso soddisfazione per la sentenza che conferma il primo grado per quanto riguarda la posizione del WWF e inoltre riconosce pienamente la penale responsabilità dell'imputato anche per quanto riguarda i gravissimi reati ambientali commessi.
“Il WWF Italia, parte civile nel processo iniziato nel dicembre 2009, è presente anche oggi nell’affollatissima aula della Corte d’appello di Torino alla lettura della sentenza che ha confermato quanto faticosamente dimostrato dal lavoro eccezionale del pool del PM Guariniello, grazie a cui si è arrivati all’accertamento della verità e ad una sentenza che ha reso giustizia alle centinaia di morti e malati causati dall’amianto” ha dichiarato Patrizia Fantilli Direttore ufficio legale -legislativo WWF Italia.
Il WWF ricorda che si tratta del  più grande processo, in tema di sicurezza del lavoro e di inquinamento ambientale provocato da amianto mai celebrato in Europa,  contro  un gigante  multinazionale come Eternit. La sentenza conferma la gravità del disastro ambientale e sanitario con danni ambientali e sofferenze umane  inenarrabili, in un’area molto vasta che ha interessato Casale Monferrato e 48 comuni limitrofi con oltre 2000 vittime accertate dall’esposizione al’amianto, ed un indeterminato numero di lavoratori e popolazione colpita .

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