Riqualificazione delle aree dismesse: sfide e opportunità per il territorio

A Palazzo Isimbardi a Milano si è tenuto un convegno dedicato agli aspetti legislativi e progettuali relativi al recupero delle aree industriali, alle bonifiche e al trattamento dei materiali provenienti da siti contaminati.

Autore: Redazione GreenCity

Il recupero delle aree dismesse, la loro bonifica e le problematiche ambientali connesse al trattamento dei materiali da scavo sono un tema sempre più attuale anche nel nostro Paese. In tutta Italia, infatti, esistono oltre 15.000 siti industriali abbandonati: un problema destinato a ingrandire, dato che - a causa della crisi economica - sono sempre di più le zone industriali e artigianali che si avviano alla chiusura.   La gestione dei rifiuti è una materia in costante evoluzione, anche dal punto di vista legislativo. Tra le novità più recenti in materia, c’è anche il riavvio del sistema SISTRI per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, - previsto a partire dal prossimo 1 ottobre – in relazione al quale il nuovo Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha recentemente aperto un Tavolo di consultazione con i soggetti interessati, coordinato dal Prof. Edo Ronchi.
Di queste tematiche si è discusso a Milano in occasione del convegno “Rifiuti 2013: riqualificazione aree dismesse e rischio sito”, ospitato presso la prestigiosa sede di Palazzo Isimbardi (corso Monforte 35) a Milano. Il convegno – che ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni, della comunità scientifica, del mondo associativo e industriale – ha cercato di evidenziare i rischi ma anche le opportunità derivanti dal recupero di aree abbandonate o degradate, da un punto di vista occupazionale e di pianificazione del territorio.
Nella prima parte del convegno, si è dibattuto in merito alle principali novità legislative del settore rifiuti, con la presentazione del riavvio del Sistema SISTRI e del DM 161/2012 sul trattamento delle terre e rocce da scavo e dei materiali provenienti da siti contaminati. Si è parlato inoltre delle novità nella gestione rifiuti, derivanti dall’estensione della 231/01 e del recente DM 22/2013, relativo alla disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto per determinate tipologie di combustibili solidi secondari.   La seconda parte del convegno è stata dedicata alle best practice del settore, con la presentazione di progetti realizzati in Italia e all’estero nel campo della bonifica e della riqualificazione aree industriali dismesse, con un’attenzione particolare alla valutazione ambientale strategica e alla pianificazione urbanistica e del territorio.

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