Legambiente: emergenza smog e trasporto pubblico in picchiata per le città italiane
Presentato a Bologna Ecosistema Urbano 2013 di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle eco-performance dei capoluoghi di provincia italiani. Venezia, Trento e Belluno in cima alla classifica ma solo 11 città raggiungono la sufficienza.
Autore: Redazione GreenCity
Non c’è da star allegri se le migliori 11 città del Paese raggiungono a malapena la sufficienza (con 60/100 di punteggio), quando soltanto rispettando tutti i limiti di legge (e quindi senza nessuna performance straordinaria) il punteggio complessivo di un centro urbano sarebbe molto vicino a 100. Non c’è proprio da stare allegri perché il quadro complessivo che emerge dalla XX edizione del rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore descrive un Paese pigro, apatico, che ha smesso di credere e investire nel cambiamento. Da Milano, ancora e sempre preda dell’emergenza smog, a Roma dove crescono il parco auto privato e il tasso di motorizzazione, a Palermo, dove si continua a depurare meno dei 2/5 dei reflui fognari, Ecosistema Urbano evidenzia l’esasperante incapacità con cui molte città affrontano sul proprio territorio alcune questioni chiave dal punto di vista ambientale. Eppure esperienze positive in alcune città non mancano e dimostrano la praticabilità di alcune soluzioni capaci di offrire un servizio migliore al cittadino e alla collettività. E’ il caso della raccolta differenziata di Novara o di Salerno, delle politiche sull’energia e sulla mobilità di Bolzano, della solarizzazione dei tetti delle scuole di Bergamo oppure dell’esperimento della moderazione della velocità in un intero quartiere di Torino. Il rapporto è stato presentato oggi a Bologna nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri dei sindaci e degli assessori dei Comuni coinvolti. “Se nell’insieme le nostre città sono congestionate e inquinate, fragili rispetto al rischio sismico e idrogeologico, in ritardo rispetto all’erogazione dei servizi – ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -, esse rappresentano pure i luoghi ideali per le migliori soluzioni. Soluzioni che non possono più essere limitate a singoli e parcellizzati interventi ma devono rientrare in un disegno lungimirante e complessivo, che veda le città come fulcro della rinascita del Paese. Interventi mirati a migliorare qui la raccolta differenziata e là il trasporto pubblico, l’inquinamento acustico o la depurazione delle acque, non possono infatti dare risultati significativi se realizzati al di fuori di un progetto politico nazionale che riconosca alle città un ruolo centrale e imprescindibile. Si parla tanto di smart city ma non dobbiamo dimenticare che le città possono essere smart solo se ci sono smart citizens, e quindi relazioni, creatività e cultura per creare consapevolezza sulle sfide e nuovi stili di vita”. Nel complesso, l’ecosistema urbano 2013 evidenzia con chiarezza la situazione di impasse in cui versa l’Italia delle città. L’inquinamento atmosferico, ad esempio, resta ancora a livelli di emergenza. Se scendono leggermente le media delle concentrazioni di Pm10 e di NO2, nell’insieme dei centri urbani sono invece in aumento i giorni di superamento dei limiti per l’O3 e il numero delle città che non rispettano i limiti per la protezione della salute umana fissati per l’ozono. Le città continuano a disperdere in media più di un terzo dell’acqua potabile immessa in rete (il 32%) e l’efficienza della depurazione migliora di uno “zero virgola” alla volta (oggi viene trattato l’89,6% dei reflui fognari, l’1 ,6% in più di un anno fa). Cala la produzione di rifiuti solidi urbani, soprattutto a causa della contrazione dei consumi, e restano praticamente stabili le quote della raccolta differenziata, che passa dal 38% al 39,3%. In questo settore solo nove le città raggiungono il target del 65% imposto dalla normativa per il 2012 e quasi tutte le grandi città non hanno raggiunto nemmeno quell’obiettivo del 35% che i Comuni avrebbero dovuto rispettare già nel 2006. Cresce lentamente ma costantemente il parco di autovetture circolanti che supera le 64 auto ogni 100 abitanti (64,2) e contestualmente prosegue il declino del trasporto pubblico urbano che continua a perdere passeggeri: i viaggi effettuati in media annualmente con i mezzi pubblici dagli abitanti dei capoluoghi di provincia scendono a 81 (erano 83 l’anno passato). Praticamente congelati gli indici dedicati a isole pedonali, zone a traffico limitato, reti ciclabili urbane.
CLASSIFICA FINALE - ECOSISTEMA URBANO XX edizione
PosCittàPosCittàPosCittà
Città Grandi
20
Ravenna
53,23%11
Macerata
54,26%1
Venezia
64,85%21
Livorno
52,88%12
Lecco
53,37%2
Bologna
56,12%22
Lucca
51,78%13
Cremona
53,06%3
Padova
53,22%23
Prato
51,21%14
Sondrio
52,34%4
Verona
51,64%24
Brescia
49,55%15
Cuneo
51,46%5
Genova
51,17%25
Vicenza
48,33%16
Ascoli Piceno
50,35%6
Trieste
48,02%26
Varese
47,36%17
Siena
50,18%7
Firenze
47,70%27
Cagliari
46,88%18
Biella
50,02%8
Milano
46,52%28
Novara
45,33%19
Lodi
49,70%9
Torino
46,31%29
Pistoia
45,09%20
Teramo
49,68%10
Roma
42,81%30
Arezzo
44,58%21
Vercelli
48,91%11
Napoli
40,01%31
Pescara
44,05%22
Benevento
48,76%12
Messina
34,21%32
Como
44,03%23
Ragusa
44,42%13
Bari
31,83%33
Treviso
43,95%24
Pavia
44,21%14
Palermo
26,25%34
Taranto
43,79%25
Potenza
43,55%15
Catania
25,59%35
Alessandria
42,07%26
Rieti
43,42%Città Medie36
Monza
41,54%27
Matera
42,89%1
Trento
71,38%37
Grosseto
40,42%28
Avellino
42,76%2
Bolzano
67,80%38
Brindisi
36,00%29
Asti
42,50%3
Parma
64,17%39
Lecce
34,69%30
Cosenza
42,19%4
Perugia
63,40%40
Foggia
33,77%31
Savona
41,36%5
La Spezia
63,03%41
Reggio Calabria
32,08%32
Rovigo
39,72%6
Reggio Emilia
60,42%42
Catanzaro
30,95%33
Imperia
38,43%7
Pisa
59,46%43
Latina
30,87%34
Caserta
38,23%8
Forlì
59,26%44
Siracusa
29,38%35
Campobasso
36,58%9
Piacenza
57,83%Città Piccole36
Viterbo
33,21%10
Pesaro
57,70%1
Belluno
72,19%37
Isernia
33,15%11
Ancona
56,94%2
Verbania
66,32%38
Enna
31,38%12
Modena
56,39%3
Nuoro
65,00%39
Frosinone
27,40%13
Udine
56,30%4
Pordenone
64,43%40
Massa
25,40%14
Bergamo
55,57%5
Mantova
59,44%41
Trapani
24,77%15
Ferrara
55,19%6
Gorizia
58,49%42
Vibo Valentia
24,63%16
Terni
55,13%7
Oristano
58,33%43
Crotone
21,81%17
Sassari
54,68%8
Aosta
58,04%44
Agrigento
19,23%18
Salerno
54,21%9
Chieti
56,99%45
Caltanissetta
18,69%19
Rimini
53,85%10
L'Aquila
54,76%
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano (Comuni, dati 2012) Elaborazione: Ambiente Italia srl
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