Con l’avvio della terza edizione di
REbuild, il 25 e 26 settembre, il mondo della riqualificazione e gestione sostenibile entra nella sua fase matura. I segnali sono numerosi: come lo stanziamento di oltre 800 milioni di euro per la riqualificazione energetica d’immobili della Pubblica Amministrazione e di edifici residenziali. Dopo aver dibattuto gli scorsi anni sull’emergenza del tema della riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari e la necessità di “fare REbuild”,
ora che il mercato è stato attivato diventa centrale “come” fare REbuild: Quali le tecnologie sono le più efficienti e sostenibili? Quali gli strumenti finanziari che stanno dimostrando la loro efficienza? Come è possibile massimizzare i risultati? Serve un approccio pratico a larga scala.
«
Quello a cui REbuild vuole rispondere è la mancanza di una direzione efficace del mercato e la necessità di mettere a confronto competenze e know-how specifici a livello nazionale e internazionale», spiega Thomas Miorin, direttore di Habitech e co-ideatore di REbuild.«Il settore economico delle costruzioni e del Real Estate, insieme all’amministrazione pubblica si stanno attrezzando per mettere la riqualificazione al centro dell’agenda economica e politica del paese. Oggi più che mai serve uno sforzo di visione che eviti di fare errori grossolani nei piani di sviluppo economico», racconta Gianluca Salvatori di Progetto Manifattura, co-ideatore dell’evento. «Per questo vogliamo realizzare un’edizione che aiuti policy maker e imprese a guardare oltre le soluzioni semplicistiche e superficiali che si offrono oggi, per esplorare nuove frontiere e sondare l'innovazione a 360°».
L’obiettivo di REbuild è dare vita ad un sistema coeso che possa avere un reale impatto a scala nazionale, in grado quindi di rispondere alle sfide della rigenerazione urbana, del rischio idrogeologico, della trasformazione del mercato edilizio e immobiliare, del risparmio energetico come spending review, della sostenibilità ambientale e resilienza al climate change.
«Una necessità che emerge dagli innumerevoli contatti che stiamo ricevendo in fase preparatoria dai principali stakeholders pubblici e privati», spiega Thomas Miorin. «Come sempre REbuild lavorerà in un'ottica integrata volta a mettere insieme ogni attore della filiera e del mercato, realizzando un evento che sia
una piattaforma comune con un linguaggio condiviso. L'unico evento dove costruttori, banche e finanza, Pubblica Amministrazione, progettisti, produttori di componentistica, assicurazioni s’incontrano e interagiscono. Il tutto è maggiore della somma delle parti».
A Riva del Garda ci si confronterà dell’efficacia degli strumenti finanziari per la riqualificazione, di soluzioni tecnologiche cutting-edge per i portafogli immobiliari, di deep retrofit e gestione intelligente, rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio pubblico.