Comieco suggerisce dove gettare i cartoni della pizza
Pizza e calcio, un connubio tradizionale nelle case degli italiani. Con i Mondiali alle porte, si annuncia un’invasione di cartoni da asporto. Ma come differenziarli correttamente?
Autore: redazione GreenCity
Se la pizza è un piacere che gli italiani si concedono tutto l’anno, è altrettanto vero che durante i Mondiali di Calcio il consumo da asporto tra le mura domestiche aumenta notevolmente. Bandiere e amici stanno invadendo le nostre case, tradizione e scaramanzia portano con sé anche il “rito” della pizza a domicilio: ma dove si butta, una volta finito di esultare, il contenitore della pizza? Con una media di consumo tra le mura di casa di almeno 1 volta a settimana per il 22,4% degli intervistati, la pizza è ormai un’abitudine casalinga per 9 italiani su 10. Durante i Mondiali di calcio, si stima che oltre 31 milioni di italiani seguiranno le partite in televisione e circa 23 milioni consumerà pizza da asporto o ordinerà una consegna a casa almeno 3 volte durante i campionati mondiali insieme a familiari e amici. A conti fatti saranno milioni i cartoni della pizza che arriveranno sulle tavole dei tifosi azzurri, e allora Comieco,Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ricorda a tutti gli italiani, tifosi per una notte o per tutto l’anno, che i contenitori della pizza d’asporto sono realizzati in materiale riciclabile e compostabile. È sufficiente tenere a mente pochi suggerimenti per differenziarli in modo corretto, seguendo i consigli di Comieco e le regole del Comune di residenza. Il contenitore della pizza se pulito e privo di residui di cibo, va gettato insieme alla carta, come un normale cartone da imballaggio. Se invece è visibilmente sporco di olio, mozzarella o pomodoro, le operazioni da fare sono due: il coperchio pulito – che solitamente non viene intaccato dalla pizza – va strappato e messo nel contenitore della carta, mentre la parte imbrattata di cibo va spezzettata e avviata a riciclo insieme alla frazione umida, ove presente. Se nel proprio comune la raccolta dell’umido non è ancora attiva, allora il contenitore sporco di cibo va messo nel sacco dell’indifferenziato. Anche i tovaglioli di carta, vanno buttati insieme all’umido ove presente (se no nell’indifferenziato): non vanno gettati insieme alla carta perché fatti di speciale cellulosa anti-spappolo. Semplici regole che ci ricordano che fare la raccolta differenziata è un dovere civico di ogni cittadino, nonché un grande beneficio per l’ambiente e per le casse comunali: se è vero che durante i Mondiali diventiamo 60 milioni di allenatori, perché non diventare anche dei perfetti riciclatori di carta e cartone?
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.