come ogni anno la
Commissione Europea ha promosso l'indagine "
Eurobarometer". La survey, dedicata quest'anno al tema della
biodiversità, mostra come ad essere interessati direttamente da questo aspetto siano
milioni di posti di lavoro e
miliardi di euro di fatturato annuo solo in
Europa, in particolare per quanto riguarda i
28 Paesi membri dell'UE. Di seguito i principali risultati emersi dalla ricerca:
Solo una piccola percentuale dei
28.000 cittadini europei intervistati ha sentito parlare di biodiversità e ancora meno sanno di cosa si tratti realmente
Si stima che la perdita di biodiversità costi all'Unione Europea il
3% del PIL, circa
450 miliardi di euro l'anno a causa dell'assenza di acqua e aria pulita, terreno coltivabile e cibo
In Italia, l'
89% degli intervistati pensa che l'Unione Europea debba occuparsi delle questioni sulla biodiversità nell'ambito dei processi di pianificazione ed investimento in campo infrastrutturale
Il
90% degli italiani coinvolti crede che il legislatore europeo debba adottare un sistema di norme più inclini alla tutela della biodiversità e dell'ambiente
I siti di interesse di
Natura 2000 - principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità, una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione - impiegano in Europa circa
12 milioni di occupati a tempo pieno in ambito agricolo, forestale, ittico e ricreativo
Questi siti ricoprono circa
un quinto del territorio dell'Unione e circa il
4% della sua superficie marina.
Alla luce dell'importanza che riveste la biodiversità per l'intero continente, la Commissione è coinvolta in prima linea in un progetto di carattere globale chiamato "
The Economics of Ecosystems and Biodiversity" (TEEB) che si pone come obiettivo quello di far comprendere meglio l'importanza della tutela della natura e di determinati valori ad essa legati. Maggiori informazioni sull'iniziativa sono disponibili sul sito
http://www.teebweb.org/.