ll progetto
MarketWatch, co-finanziato dalla Commissione Europea e portato avanti da un consorzio di associazioni ambientaliste e consumeriste europee, tra cui
Legambiente e Movimento di difesa del cittadino, si conclude dopo tre anni di test.
Ha osservato da vicino frigoriferi, lavastoviglie, lampadine e altri elettrodomestici per verificare la loro aderenza alla normativa europea sull’efficienza energetica (l’efficienza dei prodotti è regolata dalla direttiva Ecodesign) e a quanto dichiarato sulle etichette. Il risultato finale dell’indagine non è molto confortante:
un elettrodomestico su cinque tra quelli sottoposti ai test consuma più elettricità di quanto riporta la sua etichetta. Complessivamente, 18 prodotti dei 95 testati sono, a diverso titolo, fuorilegge rispetto alle norme europee sull’efficienza energetica. Molti elettrodomestici consumano addirittura in modo occulto, infrangendo le regole dell’Unione.
I laboratori indipendenti, che per conto del progetto MarketWatch hanno eseguito i test, hanno trovato, per esempio,
un aspirapolvere che consumava il 57% di energia in più rispetto a quanto dichiarato e un frigo che ne consumava il 30% in più. Oppure una lavastoviglie che aveva bisogno di due cicli di lavaggio per lavare bene i piatti, una lampadina a LED faceva il 20% di luce in meno rispetto a quanto era lecito aspettarsi, un’asciugatrice non si spegneva mai per colpa di una lucina sul pannello di controllo che le impediva di mettersi a riposo. Ma anche un bollitore di ultimo grido, attivabile con un’app,
nel quale era impossibile spegnere il segnale wi-fi (che consuma) nonostante questo sia un requisito obbligatorio per questo tipo di elettrodomestici “smart”.
“Chi compra questi prodotti, tutti acquistabili online in Italia e molti anche nei negozi convenzionali, pensa di acquistare un prodotto efficiente, invece viene deluso - dichiara
Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente -. Abbiamo testato prodotti sospetti, è vero, e probabilmente, purtroppo, non sono nemmeno gli unici sul mercato a non rispettare la normativa. E’ necessario che il governo stanzi fondi e risorse per mettere in condizione il ministero dello Sviluppo Economico e le Camere di Commercio di svolgere il proprio lavoro di controllo di mercato al meglio, punendo chi vende prodotti con dichiarazioni mendaci che fanno male all’ambiente e al portafoglio”.
Il rapporto completo (in inglese) e i dettagli dei test di ogni prodotto (in italiano) si possono consultare su
www.market-watch.it