Bonificare le discariche abusive sotterranee, documentarle, individuare possibili rimedi e proporli alle Amministrazioni locali e all'opinione pubblica. E' questo l'obiettivo di
“Puliamo il buio”, iniziativa che la
Società speleologica italiana organizza da dieci anni in
diverse grotte e cavità artificiali in tutta Italia.L'edizione 2016 è in programma d
al 23 al 25 settembre dal Nord al Sud del Paese ed è legata, come ogni anno, dalla collaborazione con
la manifestazione “Puliamo il mondo” di Legambiente. “
L'utilizzo di ipogei naturali e artificiali quali discariche abusive è un fenomeno purtroppo molto diffuso.
I danni provocati all'ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili ed è importante
diffondere questa consapevolezza al di fuori della cerchia degli speleologi”, afferma il Presidente della Società speleologica italiana
Vincenzo Martimucci.In dieci anni di edizioni, i partecipanti hanno raccolto
centinaia di tonnellate di rifiuti, ma il vero obiettivo “è
lanciare un monito e un segnale d’allarme per le Amministrazioni locali affinché possano essere avviate, con la collaborazione di noi speleologi, o
pere di bonifica vere e proprie”, conclude Martimucci.
Nodo fondamentale di “Puliamo il Buio” è il
Censimento delle cavità a rischio ambientale, attraverso il quale la Società speleologica Italiana vuole fornire
una autorevole base di lavoro a tutti coloro che vogliono collaborare alla
protezione dell'ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e alla lotta alle discariche abusive.Il censimento è stato avviato nel 2005 ed è oggi disponibile on-line in forma interattiva e in continuo aggiornamento.
Per maggiori dettagli
www.puliamoilbuio.it.