La
Giunta capitolina ha approvato una memoria che contiene le linee fondamentali per elaborare il
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Due i livelli d’azione, come illustrati in una nota del Campidoglio: 1) sul breve-medio periodo il ripristino, nelle infrastrutture del trasporto, di “standard di qualità adeguati”; 2) su un orizzonte temporale più ampio, progetti strategici – che dovranno coinvolgere Regione e Governo – per “definire un nuovo modello di mobilità” a base di “sistemi leggeri”.
Le azioni a breve-medio termine comporteranno
“un programma di vera e propria ‘manutenzione urbana straordinaria’", per dare efficienza ai sistemi esistenti e per completare quelli in corso d’opera. Le strategie di lungo respiro puntano a cambiare il volto della mobilità romana entro dieci anni;. Stato e Regione saranno interlocutori imprescindibili, data la necessità di “reperire e finalizzare risorse” per la mobilità “commisurate al ruolo e alla funzione della Capitale”.
Coerentemente con le indicazioni che provengono dall’Europa (Piano d’Azione sulla Mobilità Urbana, 2009; Libro Bianco sui Trasporti, 2011) e con la relativa, forte richiesta di promuovere la mobilità
“integrata e sostenibile”, il PUMS romano punterà al massimo coinvolgimento dei cittadini e disegnerà un modello organico di mobilità in ogni ambito: trasporto pubblico, strade, parcheggi di interscambio, tecnologie, parco veicoli, mobility manager, controllo e regolazione del traffico, informazione all’utenza, logistica, riorganizzazione delle consegne di merci.
Il provvedimento approvato dall’esecutivo capitolino prevede anche l’adozione del documento Guidelines developing and implementing a sustainable urban mobility plan, prodotto dalla Commissione Europea.
In base a questo il PUMS dovrà mettere in piedi
un sistema di trasporti urbani in grado di conseguire almeno questi obiettivi: garantire a tutti i cittadini mezzi in grado di raggiungere “destinazioni e servizi chiave”; più sicurezza, meno inquinamento (atmosferico e acustico), minori consumi energetici; più efficienza ed economicità del trasporto; contribuire a migliorare l’attrattività del territorio e la qualità dell’ambiente urbano.
L’obiettivo, spiega l’assessore
Linda Meleo (Città in Movimento) è “dotare la città di un sistema di mobilità competitivo con le altri capitali europee, recuperando nel medio-lungo periodo il gap infrastrutturale storico, aggravato dall’incongruo sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni”. Per questo “serve subito avere una nuova programmazione delle opere fondamentali per Roma Capitale e il PUMS definirà appunto le priorità di intervento in relazione alle risorse disponibili”. “Sarà anche l’occasione”, conclude Meleo, “per verificare l’efficacia, la sostenibilità dei costi e dei tempi di realizzazione delle opere in programma”.
In materia di mobilità sostenibile in arrivo, intanto, per la Capitale 54 milioni di euro a seguito dell'
Accordo di Programma firmato da Regione Lazio e Roma Capitale, in attuazione del programma di utilizzo dei fondi europei Por-Fesr 2014/2020 destinati a "Energia sostenibile e mobilità", gia' deliberato dalla Regione Lazio e da Roma Capitale.