Panda: da un anno una Natural Power è alimentata con biometano ricavato dal ciclo idrico
Il biometano è un biocombustibile che si ottiene sia dall'acqua di scarto sia dagli scarti di biomasse di origine agricola, sia dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani della raccolta differenziata.
Autore: Redazione Greencity
Ricorre in questi giorni il primo anniversario della sperimentazione sulla Panda a metano alimentata esclusivamente con il biometano prodotto dall'impianto per la depurazione delle acque reflue del Gruppo CAP a Bresso-Niguarda (Milano). Infatti, il 14 marzo 2017 al Mirafiori Motor Village di Torino, Elisa Boscherini (responsabile di Institutional Relations di FCA per l'area EMEA) consegnò la vettura ad Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP. Prendeva così vita il progetto #BioMetaNow, con protagonisti FCA e Gruppo CAP, insieme con LifeGate, il network che opera in Italia per lo sviluppo sostenibile. Da allora la Panda Natural Power ha percorso migliaia di chilometri, sempre alimentata con il biometano del Gruppo CAP, ed è stata regolarmente verificata da approfonditi test effettuati presso il CRF (il Centro Ricerche di FCA) in modo da "certificare" come anche il biometano prodotto da acque reflue non ha controindicazioni né effetti sul motore, al pari di quello prodotto da rifiuti agricoli e solidi urbani. Proprio in questi giorni la Panda sta effettuando un pit-stop nella sede di Orbassano del CRF. È infatti sottoposta a due approfondite verifiche per confermare che l'uso del biometano non comporta per il motore alcuna differenza rispetto al gas naturale di origine fossile. La prima prova è il controllo delle emissioni allo scarico sul banco a rulli, per valutare l'efficienza del catalizzatore; la seconda è il controllo del motore per esaminarne le prestazioni. L'anniversario "cade" negli stessi giorni in cui il Ministero dello sviluppo economico – di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con quello delle politiche agricole alimentari e forestali – ha approvato il decreto interministeriale per la promozione dell'uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti. Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso sia dal settore agricolo sia da quello che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti. Con questo decreto il nostro Paese – già all'avanguardia in Europa – si pone l'obiettivo di raggiungere nel 2020 il 10 per cento di consumo di energie rinnovabili nel settore dei trasporti, al cui interno è stato fissato un ulteriore obiettivo per biometano avanzato e altri biocarburanti avanzati, pari allo 0,9 per cento nel 2020 e all'1,5 per cento a partire dal 2022.
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