LONDRA: A prescindere dal successo delle misure di mitigazione dei cambiamenti climatici, le aziende e la società dovranno adattarsi a un mondo che cambia. Per favorire le strategie di adattamento al cambiamento climatico delle imprese, il Blue Shift Institute di Arthur D. Little (ADL) ha pubblicato oggi “We're doomed, now what?”, un rapporto approfondito che delinea cinque potenziali scenari di adattamento e mette in evidenza le tecnologie rilevanti su cui concentrarsi.
Il rapporto si basa su un'analisi approfondita, interviste con oltre 40 esperti internazionali e sondaggi tra i leader aziendali, ed è stato creato in stretta collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale delle Nazioni Unite (WIPO).
Sulla base delle proiezioni del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), nel rapporto si ipotizza che il cambiamento climatico porterà a “+3°C entro il 2100”. Partendo da questa previsione, si ipotizzano cinque potenziali scenari, non esclusivi, per il futuro dell’adattamento al cambiamento climatico:
Per ognuno di questi scenari, il rapporto delinea le aspettative funzionali e le tecnologie rilevanti per guidare l'adattamento. Inoltre, indica alcune soluzioni cosiddette "senza rimpianti", nonché una serie di tecnologie abilitanti e di capacità che saranno vitali a prescindere, su cui le aziende devono investire ora.
Albert Meige, direttore globale di Blue Shift presso Arthur D. Little, commenta: "Quando i dirigenti si trovano di fronte a scelte tecnologiche prospettiche, sono spesso costretti ad affrontare tre sfide: complessità, velocità e comprensione. L'adattamento ai cambiamenti climatici non è diverso. È complesso perché gli impatti climatici sono locali, multifattoriali e altamente variabili, e anche perché esiste una miriade di tecnologie di adattamento disponibili. Modellando i potenziali scenari, ci proponiamo di ridurre questa complessità, fornendo agli amministratori delegati una guida chiara alle potenziali tecnologie che il loro adattamento richiederà".
Peter Oksen, Senior Program Officer dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) GREEN, commenta: "Questo rapporto offre un nuovo punto di vista rispetto al tema ‘climate action’, ovvero quello delle imprese e delle loro priorità per adattarsi a un futuro complesso. Fornisce un contesto basato sullo scenario per le tecnologie delineate da WIPO GREEN, sottolineando il ruolo essenziale dell'innovazione nel forgiare un futuro sostenibile. Descrivendo nel dettaglio le aspettative funzionali e le tecnologie chiave necessarie per l'adattamento, evidenzia la necessità di integrare i progressi tecnologici all'interno dei nostri quadri aziendali, economici e politici per combattere efficacemente il cambiamento climatico."
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Fonte: Business Wire
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