Con l’aumento della popolazione urbana si sta diffondendo sempre di più la tendenza a realizzare aree verdi sfruttando spazi inutilizzati o in decadenza. I
giardini sui tetti, quelle oasi verdi che fino a qualche tempo fa erano vanto esclusivo delle città del Nord Europa, stanno diventando realtà anche in Italia.
Sono sempre di più gli italiani che, nonostante la vita frenetica cittadina e l’evidente mancanza di spazi, desiderando un giardino o un piccolo orto, trovano la soluzione ai propri desideri grazie a progetti di
“Verde Pensile” realizzati su tetti di garage o terrazzo abbandonati. Infatti sempre più architetti, progettisti e garden designer orientano le proprie proposte verso questa soluzione per i clienti che desiderano circondarsi di verde pur rimanendo in città.
Il verde pensile però non è solo il lusso di potersi permettere un giardino su tetto dove rilassarsi e ricaricarsi ma è anche la riqualificazione di aree urbane degradate, introducendo alloggi a prezzi accessibili progettati attraverso criteri di greenbuilding e pianificazione sostenibile, secondo principi applicabili anche in altri contesti.
Harpo Group, storica azienda di Trieste, si impegna da anni a realizzare “rooftop garden” di grande effetto sfruttando proprio quegli spazi inutilizzati negli edifici degradati, e con scarse possibilità di investimento, intervenendo a livello ambientale, bonificando spazi comuni creando così spazi di social-housing per la comunità.
“Oltre ad incrementare il valore dell’immobile, i giardini pensili garantiscono indiscussi benefici economici ed ambientali. – spiega
Maurizio Crasso, geologo a capo della divisione Seic Verde Pensile - “Si parte dal miglioramento della temperatura urbana (grazie ad una corretta distribuzione della copertura verde) fino ad arrivare alla riduzione dell’inquinamento acustico e dei picchi di corrivazione (flussi delle acqua) attraverso una parziale ritenzione idrica. I giardini pensili contribuiscono alla tutela della biodiversità, infatti possono ricreare veri e proprio micro-habitat.”
Entrando nel dettaglio si possono identificare una serie di vantaggi ambientali quali:
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Miglioramento del microclima: il verde pensile contribuisce nella riduzione delle emissioni di Anidride Carbonica.
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Ritenzione idrica che può toccare picchi del 70-90% e conseguente alleggerimento del carico sulla rete di canalizzazione dell'acque bianche rendendo percorribile la strada del riutilizzo delle acque piovane per usi irrigui, previo recupero e filtrazione.
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Filtraggio delle polveri (10-20% in meno) e fissaggio di sostanze nutritive dall'aria e dalle piogge. - Compensazione delle superfici ecologiche che vengono inevitabilmente sottratte in caso di nuova edificazione. - Protezione dal rumore attraverso minore riflessione ed insonorizzazione delle superfici sommitali. - Influsso positivo sul clima degli ambienti interni.
Il verde pensile apporta anche notevoli vantaggi economici tangibili sia nel breve che nel lungo periodo, come ad esempio
la durata maggiore dell'impermeabilizzazione e delle coperture attraverso la protezione dagli agenti atmosferici, un migliore isolamento termico delle coperture e quindi risparmio energetico e aumento di valore degli immobili.
Ovviamente non sono da sottovalutare la possibilità di sfruttare possibili incentivi economici previsti dalle amministrazioni locali e migliorare così la qualità della vita.
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