Ripercorrere le tracce delle orme fossili umane fra le più antiche al mondo nel Casertano, vestire i panni dei pionieri nella corsa all'oro in Valle d'Aosta, toccare con mano i segni lasciati dai
terremoti
nel
cuore della Capitale,
scoprire i misteri dei fondali del
Lago d'Iseo
grazie ad una telecamera comandata da un subacqueo.
Sono questi alcuni dei "geoeventi" proposti
dalla "Settimana del Pianeta Terra", il Festival delle Geoscienze in programma dal 14 al 21 ottobre che offrirà a tutti - con il patrocinio di Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
- la possibilità di conoscere da vicino il patrimonio naturalistico italiano.
Escursioni guidate su montagne e ghiacciai, alla scoperta di isole e paesaggi marini, trekking sui vulcani, intorno a grandi laghi o lungo il corso dei fiumi; ma anche laboratori didattici e sperimentali dedicati alla ricerca scientifica per adulti e bambini, incontri con i ricercatori nei musei, conferenze e workshop, senza tralasciare momenti più conviviali come degustazioni di prodotti tipici e passeggiate nei centri storici: così
nella sua sesta edizione la
Settimana del Pianeta Terra sarà ricca di eventi per diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e della cura del territorio.
L'obiettivo del festival è quello di evidenziare, infatti, il ruolo strategico delle geoscienze nella prevenzione dei rischi naturali e nella salvaguardia dell'ambiente, raccontando l'appassionante mondo della ricerca scientifica.
In questo momento dell'anno è ancora possibile essere inseriti nel programma del Festival:
fino al 15 luglio enti di ricerca, enti locali, associazioni, università o scuole possono aderire alla Settimana del Pianeta Terra proponendo, senza limiti di creatività e fantasia, un loro Geoevento finalizzato a promuovere la conoscenza, il rispetto e l'amore per il patrimonio naturale e geologico del nostro Paese.
Particolarmente apprezzati, nell'ambito
dell'Anno europeo del Patrimonio culturale 2018, gli eventi che metteranno in evidenza il legame tra natura e paesaggio come parte integrante del patrimonio culturale. (Iscrizioni sul sito
www.settimanaterra.org/organizza-geoevento).
"La Settimana del Pianeta Terra vede aumentare ogni anno la partecipazione di cittadini, studenti, associazioni geo-naturalistiche, università, enti parco, musei e istituzioni - commenta
Silvio Seno, Professore ordinario di Geologia strutturale presso l'Università degli Studi di Pavia e co-responsabile del Festival
–. L'obiettivo è quello di diffondere il più possibile la consapevolezza delle possibilità che la scienza ci offre per migliorare la qualità della vita. Tutto ciò si può raggiungere facendo crescere il dialogo tra scienziati e politici, perseguendo un cambiamento culturale di lungo periodo. Per questo auspichiamo che sempre più realtà aderiscano alla nostra iniziativa".
"Con questo progetto - che lo scorso anno ha visto oltre 80.000 partecipanti - abbiamo l'obiettivo di mostrare il ruolo strategico delle Geoscienze in vari ambiti: ambiente, energia, clima, salute, risorse e rischi naturali, erosione delle coste, geomateriali, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale - sottolinea
Rodolfo Coccioni, Professore ordinario di Paleontologia all'Università di Urbino e co-responsabile della Settimana del Pianeta Terra
–. Questa consapevolezza è utile per sviluppare un turismo rispettoso degli ecosistemi naturali e per ridurre la vulnerabilità del territorio ai pericoli naturali, quali terremoti, frane, alluvioni".
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