Secondo gli ultimi trend, il 2019 è l’anno del turismo lento: a piedi, in biciletta o a cavallo, purché sia un turismo green e a contatto con la natura. Questa tendenza ha il compito di valorizzare i territori meno conosciuti dal turismo internazionale rilanciandoli in chiave sostenibile e favorendo le esperienze di viaggio innovative come gli antichi sentieri, gli itinerari culturali o le ciclovie.
Perché dunque, con l’avvio della bella stagione, non optare per una vacanza all’insegna del rigenero fisico e mentale a contatto con le bellezze della natura? Tra i più suggestivi itinerari storici vi è sicuramente la
Via Spluga, percorribile dall’
8 giugno al 20 ottobre 2019.La Via Spluga è un sentiero escursionistico-culturale nelle Alpi occidentali che vanta una storia lunga più di 2000 anni. Questo sentiero, da intraprendere a piedi, collega le due località di
Thusis, in Svizzera, e Chiavenna, in Italia.L’intero percorso conta circa 65km e attraversa un paesaggio suggestivo, tra borghi storici e profonde gole, seguendo sentieri, mulattiere e stradine che un tempo venivano percorsi da pellegrini e mercanti.
La presenza di numerose chiese è la rappresentazione del
binomio arte-fede su cui poggia il percorso; l’alternarsi di chiese e pievi lungo il tragitto ricorda lo stretto legame tra queste terre e la religione, e ancora oggi sono luoghi ricercati dai fedeli e dagli appassionati di arte e cultura delle Alpi Centrali.
Partendo dunque dalla località svizzera di
Thusis, nel Canton dei Grigioni ha inizio il cammino: quasi immediatamente ci si imbatte nell’emozionante
Gola della Viamala, che è nota per le sue pareti ripide e rocciose alte quasi fino a 300 metri. Proseguendo lungo la strada si passa
Andeer, piccolo paesino svizzero dove è possibile godere di un momento di ristoro e rigenerazione grazie alle famose acque termali. Con i suoi 2.115 m di quota il
Passo Della Spluga, tappa successiva, è il punto più alto del percorso ed è anche il punto da cui ha inizio la discesa.
Valicato il confine, l’Italia e la Valchiavenna danno il benvenuto: la bellissima
Montespluga, che si trova a "soli" 1.900 m di altitudine, è la prima località a cui si va incontro, dove è possibile osservare la suggestiva
Gola del Cardinello, che significa "perno della valle" e che prende il proprio nome dal vicino
Monte Cardine.
Lungo il percorso è possibile fermarsi e pernottare presso alcune strutture convenzionate; il territorio offre anche un ventaglio ricco di scelte gastronomiche che invitano alla scoperta dei gusti montani.
Polenta, pizzoccheri, brisaola, e formaggi d’alpeggio, sono solo alcuni dei piatti che si possono assaporare non appena giunti in Italia.
Degna di nota è sicuramente la
Locanda del Cardinello, che si trova nella piccola frazione di Isola. Questa fu edificata nel 1722 dagli avi dell’attuale custode Martino, il quale con caparbietà e volontà d’animo mantiene ancora oggi attiva la locanda. Da buon padrone di casa, ogni giorno Martino accoglie gli avventurieri, che nel 2018 son stati circa 10.000, intrattenendoli con curiosi racconti sul percorso e il territorio.
La Via Spluga è dunque un itinerario a tappe adatto a
chi ama fare trekking e lunghe camminate in montagna, per questo motivo è necessaria una buona resistenza fisica e un equipaggiamento adatto per affrontare le varie intemperie. La durata media del percorso a piedi è di 5 giorni ma, a seconda delle preferenze, possono essere realizzate proposte ad hoc più brevi o più lunghe. Nessuna fatica per i bagagli: essi saranno trasportati ogni giorno da albergo a albergo attraverso un servizio navetta.
Il
pacchetto del percorso escursionistico in Via Spluga, organizzato dal Consorzio Turistico Valchiavenna, comprende un servizio completo da Thusis a Chiavenna comprensivo di alloggio in hotel convenzionati, da 2 a 4 stelle, cena e packet lunch offerto ogni giorno dalla struttura al momento della partenza.
E’ inoltre disponibile un’
app per iOS e Android, aggiornata con immagini e mappe interattive che fornisce utili informazioni per tutti coloro che decidono di mettersi in viaggio.
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