VALLE DEI RATTI: un itinerario di facile difficoltà, adatto anche alle famiglie, con una durata di circa 2 oreNella Valle dei Ratti, in Valchiavenna, c’è una ridente località chiamata
Frasnedo, a 1287 metri di altezza. Il borgo può essere raggiunto direttamente in macchina da Verceia oppure, lasciando l’auto all’altezza del Tracciolino (fine strada pastorale), si può scegliere tra diversi percorsi alternativi, davvero suggestivi, lungo il torrente Ratti. Se si vuole andare in macchina, è necessario fare il permesso che si può acquistare in tutti i bar di Verceia.
La Valle dei Ratti rappresenta il regno degli abitanti di Verceia che, d’estate, animano il nucleo di Frasnedo accogliendo gli sporadici turisti con l’orgoglio di chi si sente sovrano di un lembo alpino non privo di storia e di importanza anche economica. I suoi pregiati alpeggi furono, un tempo, in gran parte posseduti dalla nobile famiglia comasca dei Ratti, che hanno donato alla valle il nome.
Ulteriori dettagli sui sentieri per raggiungere la località:
www.valtellina.it/trekking/frasnedo
SONDRIO E VALMALENCO
VAL D’ARIGNA: splendida zona nel cuore delle Orobie valtellinesi e patria della "polenta cropa"La Valle d’Arigna, che appartiene al comune di Ponte in Valtellina, si può dire che rappresenta il cuore della catena orobica e per raggiungerla si percorre buona parte dell'antichissima mulattiera. Si parte dalla località Bruga e si oltrepassa la bellissima
contrada di Costabella per poi addentrarsi nel bosco dove si incontrano alcuni piccoli e antichi nuclei abitativi ormai quasi completamente invasi dalla vegetazione. Da questo punto in poi la valle visibilmente più umida. È ben visibile, lungo il percorso, un'antica frana ricoperta da muschi e licheni.
Gli antichi borghi, che si incontrano lungo il percorso sono Gerna, Luviera che fino agli anni '50 era il granaio di Castello dell'Acqua e l'antica contrada di S. Matteo, ormai abbandonata. Un percorso davvero suggestivo e affascinante in cui è ancora palpabile l’atmosfera e per passione dell’arte contadina. L
a valle d’Arigna è fra le più ricche di tradizioni nel versante orobico, come testimoniano la t
essitura dei pezzotti, tappeti dai colori vivaci ottenuti utilizzando la canapa e scarti di cotone, lino e lana (attività che ha qui uno dei centri storici più importanti), e la
cropa, un tipo di polenta cucinata nella panna, con farina di grano saraceno, cui vanno aggiunti un po’ di farina di granturco, una schiacciata di patate lessate e cubetti di formaggio magro. Un sapore antico che promana anche da alcune leggende legate a questi luoghi.
Per maggiori dettagli sull’escursione: www.valtellina.it/trekking/val-darigna
MORBEGNO E DINTORNI
VAL LESINA: escursione di trekking di media difficoltà, con una durata di 3.30 h (Possibilità di accorciare il percorso a solo 1.30 h)
La
Val Lesina è la prima valle che si apre sul versante orobico risalendo la Valtellina dopo aver lasciato il lago di Como. Sovrastata dai 2609 metri del
monte Legnone, dalla cui cima si gode uno splendido panorama sulla pianura, è
una delle valli più selvagge del Parco delle Orobie Valtellinesie si mantiene intatta dal punto di vista naturalistico. Non sono presenti insediamenti umani permanenti ma è punteggiata da baite nei maggenghi e sugli alpeggi.
Per raggiungere l’Alpe Legnone, si parte da Delebio e si sale lungo la vecchia mulattiera militare appartenente alla
"Linea Cadorna" della Grande Guerra, ancora selciata. Questo itinerario ha una forte valenza sia naturalistica che storica.
Per maggiori dettagli sull’escursione: www.valtellina.it/trekking/val-lesina
APRICA, TEGLIO, TIRANO E DINTORNI
VAL CARONELLA: una splendida vallata riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria, Rete Natura 2000 con facili itinerari escursionistici, dalla durata di circa 2 ore.
Il trekking che viene proposto parte dall’antico borgo di Carona dove si può lasciare l’auto e ammirare l’antica chiesetta dedicata a S. Omobono risalente al 1400. Da lì, inizia una strada sterrata che porta prima alle baite di Pra’ di Gianni (1350 m) e dopo poco all’ area attrezzata di Pra’ della Valle (1370 m).
Da questo punto è facile osservare e raggiungere le caratteristiche cascate per poi continuare su un sentiero più ripido e raggiungere la malga Caronella (1860 m). Per i più allenati il sentiero sale verso il passo di Caronella a quota 2600 metri (itinerario di 4/5 ore) per poi scendere per l’alta valle del Serio verso i bacini del lago del Barbellino dove si trovano il rifugio Barbellino e il Rifugio Antonio Curò.
Ulteriori dettagli sui sentieri per raggiungere la località: www.valtellina.it/trekking/val-caronella
ALTA VALTELLINA
LE TRE BARACCHE AL PASSO DELLO STELVIO: itinerario di media difficoltà che si sviluppa lungo trincee, postazioni e strade militari della I Guerra Mondiale e richiede indicativamente 3h e 15 minuti di percorrenza.
Si parte dal tornante sopra la II Cantoniera, sulla Strada dello Stelvio, dove inizia il sentiero S505 che porta in Valle dei Vitelli. Superato il torrente, al bivio si tiene per l
ocalità Le Buse, dove venne costruito un
vero e proprio villaggio militare difeso da un complesso di trincee scavate sulla dorsale retrostante.
Da Località Le Buse si prosegue fino a raggiungere Pian Pecci; lasciando a destra il sentiero che scende sino alla I Cantoniera, si continua sino al panoramico Passo del Crap dell'Aquila, dal quale seguendo una traccia tra i mughi si raggiunge infine la statale dello Stelvio nei pressi della località Palone.
Per maggiori dettagli sull’escursione: www.valtellina.it/trekking/tre-baracche-stelvio
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