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A Lana tutto sa di mela

Pubblicato il: 04/02/2021
Autore: Redazione GreenCity
L'intero territorio di Lana nel tempo della fioritura dei meli si trasforma in un mare bianco rosato e nell'aria si diffonde un gradevole ed intenso profumo.
L'Alto Adige è il più grande frutteto d'Europa e Lana è il paese che possiede più meleti per estensione, tanto che l'1% della produzione di mele della regione deriva proprio da questo comune. Sono, infatti, quasi 70.000 le tonnellate raccolte ogni anno dalle circa 500 aziende agricole di Lana e di questo quantitativo ben 55.000 tonnellate sono prodotte dai soci di Lanafruit, una delle cooperative di frutticoltori di Lana.
Le particolari condizioni geografiche e il clima alpino-mediterraneo di questo territorio, e dell'Alto Adige in generale, favoriscono la crescita di una grande varietà di mele. Tra quelle più antiche ci sono la Maschanzker, la Köstliche, la Goldparmäne e la Ledererer; oggi, tra circa 20 varietà, le più diffuse sono la Golden e la Red Delicious, insieme alla Granny Smith, mela con la buccia verde introdotta negli anni '70, la Gala, la Fuji, la Braeburn e la Cripps Pink. 
Da metà agosto, quando le dolci e rosse Gala sono mature, a metà novembre con la cernita delle succose e acidule Pink Lady, vengono raccolte a mano e poi consegnate alle cooperative frutticole della zona, dove sono selezionate e stoccate in magazzini altissimi. Le cooperative utilizzano poi sofisticate tecniche di raffreddamento: la temperatura viene portata a 2°-2.5°, l'umidità viene alzata del 90-100%, mentre il contenuto di ossigeno viene abbassato dell'1-1.5%, per evitare l'ossidazione dei frutti e fornire così mele di alta qualità in ogni stagione. Prima della vendita, ogni mela viene selezionata: un nastro trasportatore porta il singolo frutto sotto lo scanner di una tecnologica macchina selezionatrice, in grado di scegliere le mele in base alla qualità, misurandone l'esterno, valutandone il colore, la grandezza e il peso (per ogni singolo frutto vengono scattate 70 foto in pochi millesimi di secondo).
Successivamente le mele vengono messe in commercio; circa il 50% del raccolto viene esportato nel mondo, soprattutto in Germania, Scandinavia e Spagna.
L'intero territorio di Lana nel tempo della fioritura dei meli si trasforma in un mare bianco rosato e nell'aria si diffonde un gradevole ed intenso profumo. I meli in fiore sono un vero spettacolo in questa zona ed è così preponderante la loro presenza che si è soliti festeggiare questo momento con una manifestazione che fino all'anno scorso si chiamava "Festa della Fioritura", mentre da quest'anno avrà il nome "Lana in Fiore" e durerà per tutto il mese di aprile, con laboratori creativi, conferenze, corsi di cucina, di decorazione, escursioni e il torneo di golf "Ai meli in fiore".
Il tempo della fioritura rappresenta un momento importante nella produzione delle mele. Il contadino, infatti, controlla che i fiori non siano troppo fitti, eliminando quelli in eccesso, perché l'albero possa sopportare il peso della giusta quantità di mele. In questo periodo il lavoro del contadino non si ferma neanche di notte, perché nelle fredde e serene notti primaverili i fiori potrebbero morire e per evitare ciò vengono azionati gli impianti di irrigazione. L'acqua spruzzata congela, ma per congelare deve raffreddarsi rapidamente e nel farlo produce il calore che avvolge il fiore proteggendolo dalla morsa del gelo. Il mattino successivo è un vero spettacolo la vista dei rami scintillanti di brina. Per produrre mele particolarmente buone, il contadino, inoltre, stacca dall'albero i frutti troppo piccoli e danneggiati, in modo che quelli che rimangono sui rami diventino ancora più grandi e belli e taglia i ramoscelli che fanno ombra. 
Tutte queste importanti informazioni e curiosità sulla mela si trovano al "Museo della frutticoltura" di Lana di Sotto, un unicum nella regione alpina. Situato nella residenza medievale "Larchgut" il Museo della Frutticoltura, in una superficie espositiva di circa 1000 metri quadrati illustra, attraverso l'ausilio di diversi supporti, la storia di questo frutto dall'antichità fino ai nostri giorni, ma anche il lavoro e l'interazione dei tanti protagonisti della frutticoltura altoatesina. Già dal piano terra il visitatore viene subito immerso nel mondo di questo frutto: la mela del paradiso, la mela della discordia, la mela di Afrodite, la mela di Steve Jobs, la mela in medicina e in elisir di bellezza, in cucina e in pittura.
6568e780 e799 44b9 92c8 75a299c2d71cA proposito di mela in cucina, direttamente dal ricettario "Lana in fiore" - anche sui piatti del sito di Lana e dintorni, ecco due ricette di dolci gustosi a base di mela.
 
Krapfen alla mela (circa 20 piccoli krapfen)
 
Ingredienti
Per l'impasto:
200 g di farina
2 tuorli d'uovo
60 ml di acqua tiepida
1 presa di sale
1 cucchiaino di olio
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di burro sciolto
 
Per il ripieno:
300 g di mele
100 g di zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
1 cucchiaio di uva sultanina tritata grossolanamente
100 g di pangrattato
1 presa di cannella in polvere
1 cucchiaio di rum
scorza di limone grattugiata q.b.
 
Altro:
olio per frittura
albume d'uovo per spalmatura
zucchero a velo per spolveratura
 
Preparazione
Porre la farina in una ciotola. Unire il tuorlo d'uovo, l'acqua e il sale e aggiungere il composto alla farina insieme all'olio, lo zucchero e il burro sciolto. Mescolare il tutto e preparare un impasto omogeneo. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare sul piano di lavoro a temperatura ambiente per circa 15 minuti.
 
Riprendere l'impasto, tagliarlo a metà, appiattire le due metà, spolverarle con poca farina e stenderle in modo sottile con l'ausilio della macchina per la pasta (si possono passare più volte nella macchina). Porre piccoli cumuli di ripieno di mele a distanza regolare su una sfoglia.
Spennellare il bordo della stessa con l'albume, porre sopra l'altra sfoglia, premere attorno ai singoli ripieni con le dita, tagliare piccoli krapfen con il tagliapasta e metterli su un panno. Scaldare l'olio
a 190°C di e friggere i krapfen prima da un lato, poi capovolgerli e farli dorare bene. 
Porre su carta da cucina assorbente, spolverare i krapfen di zucchero a velo e servire.
 
Temperatura di cottura: 190 gradi
Tempo di cottura: circa 3 minuti
 
Ricetta di Heinrich Gasteiger, cuoco residente a Lana
 
Tiramisù alle mele (ricetta per 10 porzioni)
Ingredienti1 uovo
1 tuorlo d'uovo
250 gr di zucchero
250 gr di mascarpone
200 gr di ricotta
200 di panna
1 cucchiaio di liquore all'uovo
1 cucchiaio di Amaretto
scorza di limone
1 bustina di zucchero vanigliato
ca. 1 kg di mele Golden Delicious
succo di mela
biscotti savoiardi oppure Pavesini
mandorle e pinoli tritati e tostati
 
Preparazione
 
Composta di mele: sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti. Farle poi cuocere brevemente, frullare e aspettare finché la composta si raffreddi. 
Crema di mascarpone: sbattere il tuorlo d'uovo, l'uovo, lo zucchero e lo zucchero vanigliato (preparazione a bagnomaria: scaldare l'acqua fino a 85 gradi, poi far riscaldare il mix continuando a mescolare). Aggiungere, di seguito, il mascarpone, la ricotta, il liquore all'uovo e la scorza di limone grattugiata. Alla fine, includere il tutto nella panna montata. 
Creare un Tiramisù a strati all'interno dei bicchieri. Iniziare dai biscotti intinti nel succo di mela, poi continuare con uno strato di composta di mele e dopo aggiungere uno strato di crema di mascarpone. In sequenza proseguire nell'ordine: biscotti, composta di mele e crema mascarpone.
Decorare tutto con le mandorle e i pinoli tostati e mettere il dessert in frigo per circa 30 minuti.
Servire il Tiramisù alle mele con un sorriso.
 
Ricetta: Biosüdtirol, cooperativa di coltivatori di mele bio di Lana 
 


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Categorie: Green Life

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