▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

WWF Italia e HUAWEI presentano i primi riscontri del progetto “Guardiani della Natura”

Pubblicato il: 18/11/2021
Autore: Redazione GreenCity
Il progetto è stato sviluppato nelle Riserve di Astroni, Burano e Orbetello. In soli tre mesi il sistema di dispositivi installati ha raccolto oltre mille segnalazioni acustiche di possibili attività illegali e più di trecentomila registrazioni di suoni della natura.
WWF Italia e Huawei hanno presentato alla  Riserva Naturale Cratere degli Astroni a Napoli, i primi riscontri raccolti grazie al progetto congiunto "Guardiani della Natura".
Sebbene ancora in fase sperimentale, dopo soli tre mesi di attività, la rete di dispositivi tecnologici "Guardiani della Natura", installati presso le Oasi WWF e Riserve Naturali dello Stato di Astroni, Burano e Orbetello, ha raccolto oltre 300.000 registrazioni audio e inviato oltre 1000 segnalazioni in tempo reale di possibili attività illegali, generate dal sistema di riconoscimento automatico dei suoni basato su Intelligenza Artificiale. In seguito a tali alert, sono state più di 15 le azioni di verifica intraprese tra cui un blitz della Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Napoli che, accompagnata dalle guardie WWF all'interno dell'Oasi Cratere degli Astroni, ha effettuato il sequestro di un impianto acustico illegale per la cattura di fauna selvatica, individuato proprio grazie ai sensori installati all'interno della Riserva Naturale. E' solo un esempio di come la tecnologia possa contribuire significativamente a contrastare una serie di attività illecite a danno della natura, tra le quali il bracconaggio e il taglio boschivo, fornendo dati utili e producendo risultati degni di nota.
Le oltre 300.000 registrazioni audio provenienti dalle Oasi coinvolte, effettuate dai dispositivi "Edge Audiomoth", insieme ai dati dei Guardians, consentiranno invece uno studio senza precedenti della biodiversità in ambienti mediterranei, in collaborazione con gli esperti del Centro Interdisciplinare di Bioacustica del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia. Nello specifico, si prospettano diversi filoni di analisi scientifica relativamente al monitoraggio dell'ambiente acustico e delle specie animali, fra cui:
  • l'analisi del panorama sonoro degli habitat per valutarne lo stato di salute analizzando la biodiversità acustica e l'impatto del rumore;
  • l'identificazione delle specie presenti, con l'obiettivo di monitorarne presenza, trend e fattori di disturbo, quali il cambiamento climatico, focalizzandosi su specie di particolare interesse (tra cui numerose specie ombrello, specie minacciate, rare o poco conosciute);
  • l'analisi della ricchezza e diversità acustica - a prescindere dall'identificazione delle specie – orientata alla generazione di "indici sonori" di ricchezza, diversità, periodicità, silenziosità e al monitoraggio del cambiamento climatico.
La salvaguardia dell'ambiente e la conservazione della sua biodiversità sono priorità non differibili per la preservazione degli equilibri del pianeta e il benessere delle generazioni future. Su questi presupposti Huawei e WWF Italia hanno unito le forze per salvaguardare la biodiversità di alcune delle Riserve Naturali dello Stato gestite dall'associazione, in particolare quella di Astroni in Campania e quelle di Orbetello e Burano in Toscana, attraverso l'utilizzo di dispositivi, Cloud e Intelligenza Artificiale, secondo il modello realizzato in collaborazione con il partner tecnico Rainforest Connection.
L'iniziativa ha previsto l'installazione, tra agosto e settembre, nei tre siti pilota delle Riserve Naturali dello Stato e Oasi WWF Cratere degli Astroni, Laguna di Orbetello e Lago di Burano, e progressivamente in altre 9 Oasi dislocate sul territorio italiano, di due tipi di dispositivi: i cosiddetti "Guardiani della Natura" sono in grado di registrare i suoni fino a 3 km2 di distanza e inviare allarmi in tempo reale alle guardie WWF; quelli denominati "Edge Audiomoth" lavorano invece offline, immagazzinando i suoni di questi ecosistemi al fine di condurre successivamente studi finalizzati allo studio e conservazione della biodiversità.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Categorie: Green Life

Tag: Green life

Canali Social: