WWF: Capodanno, festeggiare senza botti è meglio
Pubblicato il: 31/12/2021
Autore: Redazione GreenCity
Si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l'80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, anche rapaci, che spaventati perdono il senso dell'orientamento e fuggono istintivamente rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità.
Come ogni anno il WWF lancia un appello per evitare l'uso dei fuochi pirotecnici la notte di San Silvestro, per privilegiare la sicurezza e dare un chiaro segnale di attenzione verso la Natura e per il difficile periodo legato all'emergenza Covid-19 che stiamo attraversando. Sebbene siano conosciuti i rischi e i danni ambientali causati dai fuochi pirotecnici e il forte disturbo agli animali, c'è il rischio che la notte di San Silvestro si ripeta l'utilizzo di botti di Capodanno a cui seguirà, purtroppo il consueto bollettino di guerra, tra incidenti e feriti. Il WWF invita pertanto i Sindaci ad intervenire per vietare l'uso di quei prodotti che, per dimensioni, entità del rumore e gittata rappresentano un grave rischio e disturbo non solo per l'uomo ma anche per gli animali domestici e selvatici, tra cui tanti uccelli.
La legge 447/95 riserva ai Comuni la verifica del rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico. A questa si aggiungono le norme (L. 394/91) all'interno di parchi e aree protette, che impongono il divieto di disturbo della fauna selvatica. Molte specie protette sono estremamente sensibili al disturbo acustico, come rapaci notturni, volpi e pipistrelli, e altri piccoli e grandi mammiferi. Ogni anno sono sempre di più le città d'Italia che cercano di contrastare i botti di Capodanno con apposite ordinanze che ne vietano l'uso, come ha annunciato il Comune di Potenza in questi giorni.
"La nostra presenza sul Pianeta è gia abbastanza invasiva, evitiamo l'accensione ed i lanci di fuochi d'artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici che, oltre a traumatizzare e spesso provocare il ferimento o la morte di molti animali selvatici e domestici, avvelenano ancor di più l'aria delle nostre città con ulteriori sostanze chimiche" è l'appello di Fulco Pratesi, Presidente onorario WWF Italia.
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