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Passeggiate d’autunno a Lana e dintorni in Alto Adige

Pubblicato il: 16/09/2022
Autore: Redazione GreenCity
Andar per castelli, torri e chiese passando per la natura. Dalla stazione a monte di Monte San Vigilio, raggiungibile con la funivia da Lana, una natura incontaminata accoglierà gli escursionisti.
L’autunno è la stagione migliore per fare passeggiate in montagna: la vegetazione si mostra con una stupefacente varietà di toni e di intensità di colori, le giornate sono ancora terse e le temperature sono molto gradevoli. Nella regione di Lana la natura è preponderante ed è facile abbinare una bella camminata in montagna con la visita a qualche castellochiesa o edificio importante dal punto di vista storico e architettonico.
Percorrendo, ad esempio, il waalweg (sentiero della roggia) di Marlengo, che parte da Lana nelle vicinanze dello sbocco dell’Adige nel canale del Rio Valsura, attraverso una passeggiata semplice e panoramica sulla conca di Merano e la Val d’Adige, si arriva in 45 minuti circa a Cermes, dove si trova l’imponente Castel Lebenberg (Monteleone). Il maniero, che risale al Medioevo (1200 circa), è tuttora abitato dall’attuale proprietaria, Anouschka van Rossem, ed è visitabile da aprile ad ottobre. Al suo interno si trovano la sala delle armi; la sala degli specchi, in stile rococò, con mobili sfarzosi, carta da parati decorata ad arte, tappeti orientali e grandi lampadari; la stanza rustica in stile gotico-rinascimentale, arredata con mobili d’epoca; la stanza dell’impero, costruita nella roccia e, infine, la sala dei cavalieri, con pesanti mobili scuri e il famoso affresco che rappresenta l’albero genealogico con le 12 generazioni di proprietari di Castel Lebenberg.
All’esterno, un meraviglioso giardino alla francese ai piedi del castello. La Cappella di Santo Stefano è il fiore all’occhiello di Castel Monteleone, grazie ai suoi affreschi medievali e all’acustica perfetta. Castel Lebenberg è un luogo meraviglioso in cui passato e presente convivono, sontuosità e umiltà, ricchezza e semplicità, un luogo pieno di contrasti che però generano un’armonia unica.
Se percorso per intero, costeggiando quindi, immersi nella natura, tra castagni e meli, il paese di Lana in tutta la sua estensione, il waalweg Brandis, dal centro di Lana (poco oltre il ristorante 1477 Reichhalter), porta fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lana di Sotto, dove si trova il gioiello di Lana: l’altare ligneo di Schnatterpeck. Si tratta di un’opera d’arte conosciuta ben oltre i confini dell’Alto Adige. L’altare, infatti, fu creato tra il 1503 e il 151, venne intagliato in legno di castagno e riccamente decorato con oro zecchino. La sua particolarità risiede proprio nel fatto di essere sopravvissuto nel momento in cui la Chiesa decise di eliminare tutti gli altari gotici in favore di quelli barocchi. Ad opporsi alla sostituzione dell’altare di Schnatterpeck fu proprio la popolazione di Lana, che ne rivendicò la proprietà attraverso dei documenti che attestavano il pagamento dello stesso per una cifra altissima, pari a 1600 fiorini reniani (circa 3 fattorie e 8 carichi di vino per l’epoca). La sua imponenza, con i suoi 7 metri di altezza e gli oltre 14 di larghezza, riempiti con 33 statue, di cui molte a grandezza naturale, è ammirabile da aprile a novembre tutti i giorni, tranne la domenica, con visita guidata.
Dalla stazione a monte di Monte San Vigilio, raggiungibile con la funivia da Lana, una natura incontaminata accoglierà gli escursionisti che, imboccando il facile sentiero n. 34 e poi n. 3, in meno di un’ora arriveranno alla nota Chiesetta di San Vigilio. Risalente al 1278, la chiesetta è stata costruita in un punto in cui in passato c’era il sito di un culto pagano. La chiesetta è forse la testimonianza più emblematica di tutto questo territorio perché, nonostante il passare del tempo, conserva un aspetto molto ben tenuto, stagliandosi nel cielo blu, che fa da scenario al monte. Nella chiesetta, inoltre, si trovano bellissimi affreschi del 1500 circa ed un coro gotico. La chiesetta è visitabile su prenotazione tutto l’anno.
Si raggiunge la Torre Kröll sopra Gargazzone partendo dalla piazza centrale del paese. È una camminata molto semplice, adatta anche alle famiglie, con diversi punti di sosta, alcuni anche con dei lettini, altri con comode sedute per ammirare la bellezza del paesaggio circostante e sulla Valle dell’Adige. Prima della torre, si incontra l’affascinante cascata del torrente Aschler (Rio Eschio), con un salto di 47 metri e tanta aria ossigenata. Dopo una breve camminata, si arriva alla Torre Kröll, una torre quadrata, simbolo anche dello stemma del paese, che nel Medioevo fungeva da controllo dei confini. Vicino alla torre si trova una piattaforma dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato.




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Categorie: Green Life

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