▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Tirolo, tra sacro e profano: chiese e castelli, testimonianze di un antico passato

Pubblicato il: 02/11/2022
Autore: Redazione GreenCity
Castel Tirolo non è l’unico maniero del luogo, anche se il più noto e importante per essere stato la residenza dei Conti di Tirolo e per aver dato il nome all’intero territorio su cui regnavano.
Tirolo è una località dell’Alto Adige speciale sotto tanti punti di vista. Uno di questi è che nel suo territorio sono sopravvissuti diversi edifici storici, sia sacri, sia profani; rocche, chiese e castelli che richiamano l’attenzione degli appassionati di storia e di cultura.
Castel Tirolo non è l’unico maniero del luogo, anche se il più noto e importante per essere stato la residenza dei Conti di Tirolo e per aver dato il nome all’intero territorio su cui regnavano. Tirolo, infatti, vanta altri 4 castelli, tutti di epoca medievale e un tempo residenze di nobili locali: Castel Auer, Castel Torre, Castel San Zeno e Castel Fontana.
Castel Auer si trova all’ingresso della Val di Sopranes e venne menzionato per la prima volta in documenti scritti alla fine del XIII secolo. È costituito da una fortezza senza mastio (da ciò si desume che non fu costruito per essere un punto di difesa), diversi edifici residenziali e commerciali, una piccola cappella e un muro di cinta a punte. Il lato nord dell’edificio si trova su una ripida pendenza sopra Tirolo, da cui, per raggiungerlo, è necessario passare. Degna di nota è la sala centrale, con affreschi e stemmi risalenti al XVI secolo, così come la Stube, in stile tardo gotico. Dopo i Signori von Auer, Castel Auer passò nelle mani di vari proprietari. Oggi il castello, che non è visitabile, appartiene ai Conti von Khuen-Belasi, che hanno provveduto a ristrutturarlo completamente. Castel Auer è abitato e offre appartamenti per vacanze.
Le prime notizie documentate di Castel Torre risalgono al 1276. In origine era costituito unicamente da una casatorre, ma nei secoli successivi furono costruite l’ala sud addossata alla torre e quella nord, che però non fu mai completata. Quello di Castel Torre era un feudo molto ambito per la sua posizione e per i vigneti circostanti. Nel XVII secolo il castello divenne di proprietà di Alexander von Egen, la cui famiglia lo possiede tuttora. Sempre immerso tra i vigneti sotto la cima della Muta, Castel Torre oggi è sede di un hotel e di ristorante, in cui si serve il famoso Napoleone, un vino prodotto dalle vigne del castello che prese il nome di Napoleone III, quando giunse la notizia della sua cattura durante la battaglia di Sedan del 1870.
Castel San Zeno si chiama così per la cappella al suo interno consacrata nel Medioevo all’omonimo Santo, a quel tempo nota meta di pellegrinaggio. Si trova in posizione strategica, su uno sperone di roccia – chiamato Monte San Zeno - all’ingresso della Val Passiria, sulla strada per Passo Giovo. Dopo essere stato per decenni residenza principale dei Conti di Tirolo, fu distrutto nel 1347 per mano di Carlo IV di Lussemburgo e cadde completamente in rovina. Nel 1800 fu acquistato dalla famiglia Leopold von Braitenberg, che lo fece ristrutturare e che ne è in possesso ancora oggi. Il maniero non è visitabile.
Deve il proprio nome ad una fonte situata nei dintorni Castel Fontana, eretto nel 1250 su un cono morenico di origine glaciale tra Tirolo e l’omonimo castello. Decaduto nel corso dei secoli, nel XX secolo rifiorì acquistando il suo aspetto odierno. Dopo essere stato scelto come dimora dal poeta americano Ezra Pound, oggi Castel Fontana è sede del Museo agricolo dell’Alto Adige e apprezzato centro per lo scambio culturale curato dalla famiglia erede di Ezra Pound. Il castello è visitabile e permette di ammirare molte specie di animali domestici protette come il maiale di razza Mangalitza, la pecora Racka, la capra pavone, la pecora con gli occhiali della Val di Funes e rare specie di polli, anatre e oche.
Luoghi di culto degni di nota sono invece le chiese consacrate a San Giovanni Battista, San Pietro sopra Quarazze e San Ruperto, anch’esse di epoca medievale.
San Giovanni Battista è la chiesa parrocchiale di Tirolo ed è documentata per la prima volta nel 1164 quale chiesa battesimale della regione. L’edificio, in stile romanico, è stato successivamente ampliato, con un coro gotico e conserva al suo interno un pregiato fonte battesimale, con statua di San Giovanni, in marmo bianco di Lasa degli inizi del XVI secolo, un organo con antiche canne in legno e metallo, un altare neogotico. La chiesa è stata restaurata nel 1969/70.
La chiesa parrocchiale di San Pietro è un raro esempio di chiesa in stile romanico lombardo-carolingio, con pianta a croce, cupola, navate laterali e centrale e si trova in un punto panoramico di Tirolo. Al suo interno sono conservati pregevoli affreschi romanici e gotici.


Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Categorie: Green Life

Tag: Green life

Canali Social: