Sustainability Perceptions Index, ricerca: 79% consumatori riduce acquisto marchi non sostenibili
Pubblicato il: 27/01/2023
Autore: Redazione GreenCity
Report Brand Finance - IAA International Advertising Association: Amazon è in testa alla classifica del Sustainability Perceptions Index, seguono Tesla, Apple e Alphabet (Google). Latitano i brand italiani.
Quanto più la sostenibilità ambientale e sociale (ESG) è percepita dai consumatori tanto più la stessa si traduce in valore reale per il brand. E’ quanto emerge dal rapporto “Sustainability Perceptions Index” realizzato da Brand Finance, società di ricerca, valutazione e consulenza strategica leader a livello mondiale, in collaborazione con IAA - International Advertising Association, presentato al World Economic Forum di Davos.Lo studio unico nel suo genere, ha valutato quanto sia percepito come sostenibile ogni marchio, assegnando un "Sustainability Perceptions Score" - dopo aver escluso l'impatto dei ricavi - per valutare quali marchi i consumatori ritengano essere i più impegnati in tema di sostenibilità. Il report ha rivelato, così, che i principali marchi globali come Amazon, Tesla, Apple e Alphabet beneficiano di un valore aggiunto originato da un'attenta gestione in materia di reputazione e sostenibilità, che si traduce in un valor maggiore d'impresa di miliardi di dollari.Il report mostra, infatti, che Amazon ha un valore di percezione della sostenibilità di 19,9 miliardi di dollari. Gli altri brand degni di nota che si posizionano in cima alla classifica sono Tesla (17,8 miliardi di dollari), Apple (14,65 miliardi di dollari) e Google (14,6 miliardi di dollari). Dallo studio, inoltre, emerge come il 62% dei consumatori sia attento e permeabile a quanto comunicano le aziende in materia di sostenibilità, ma al tempo stesso è giudice severo laddove il 79% ha anche affermato di aver ridotto l’utilizzo di un marchio avendo scoperto che quest’ultimo agiva in modo 'non sostenibile' .Tra i brand in vetta alla classifica Tesla, IKEA e Patagonia hanno ottenuto buoni risultati in un'ampia gamma di mercati così come si sono distinti i marchi inglesi Lush e The Body Shop o i brand francesi Yves Rocher e Michelin. Invece per incontrare i primi marchi italiani bisogna scorrere la classifica oltre il 70mo posto "L'Italia è il paese dei super-brand, generalmente impegnati su programmi di sostenibilità anche molto validi – commenta Marianna Ghirlanda, presidente di IAA Italy - il gap è evidentemente in materia di comunicazione che, ricordo, deve essere trasparente, efficace ma soprattutto rivolta ad un'audience globale."
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