Inizio marzo, gli ingranaggi di Orticolario si stanno muovendo con sollecitudine in vista della quattordicesima edizione, in programma dal 3 al 6 ottobre 2024 a Villa Erba, a Cernobbio, sul Lago di Como. Il titolo "Terrae" svela sia il tema, la terra, sia le piante protagoniste, quelle per la fitodepurazione. E al di là delle coordinate tematiche e botaniche che ogni anno cambiano e fanno da fil vert all'edizione, quest'anno l'evento riserva diverse novità.
Teatro della manifestazione è il parco storico di Villa Erba a Cernobbio (CO), dimora ottocentesca affacciata sulle sponde del Lago di Como, residenza estiva dell'infanzia del regista Luchino Visconti. Suo tratto distintivo, la proposta di giardini tematici e installazioni ispirati al tema dell'anno, tra i quali spiccano le realizzazioni dei selezionati al Concorso Internazionale Spazi Creativi. L'evento è arricchito da un'ampia offerta di piante rare, insolite e da collezione, artigianato artistico e design con circa 250 espositori rigorosamente selezionati, da un fitto calendario di incontri e da numerosi laboratori didattico-creativi per i bambini, oltre a performance ed esperienze. Durante i quattro giorni e per tutto il resto dell'anno vengono raccolti contributi per il Fondo Amici di Orticolario, che sostiene progetti per la promozione della cultura del paesaggio e per cinque associazioni benefiche del territorio.
Il titolo, Orticolario "Terrae", è evocativo. Dal latino, "alla terra". Dopo l'immersione totale nell'acqua, principio guida di Orticolario 2023, l'edizione 2024 vuole essere ode e preghiera al suolo, vuole tornare all'essenza di tutto. Ed ecco il tema, la terra, quella con la t minuscola, che, pur nutrendo e donando vita, è tuttora una grande sconosciuta.
Durante la quattordicesima edizione ci si avvicina alle piante per la fitodepurazione: se ne conoscono le proprietà, le modalità di "azione" e le infinite possibilità di risanare ciò che è inquinato da noi umani.
Alcune specie di vegetali, oltre 400 secondo l'United States Department of Agriculture, Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America, sono in grado infatti di trattenere, degradare e rimuovere dal suolo e dall'acqua sostanze inquinanti, dai composti organici agli idrocarburi, fino ai metalli pesanti. Sentinelle che non solo intercettano l'inquinante, ma lo contrastano con i mezzi a disposizione: immobilizzandolo nelle radici, facendolo degradare in collaborazione con i microrganismi della rizosfera (parte di suolo che circonda le radici), assorbendolo nella biomassa. Tra queste, ce ne sono alcune molto comuni, usate anche negli orti casalinghi e in giardino. Qualche esempio? Il cavolo, la rapa, il girasole, il mais, le felci, i pioppi, i salici e la canapa. Tra le piante d'acqua: la paludosa Canna indica, usata per la fitodepurazione delle acque reflue agricole, e gli Iris, il cui rizoma assorbe e accumula metalli pesanti.
"Eccoci alla 14esima edizione fisica, con un forte impegno nei confronti di un elemento tanto fondamentale per la vita quanto poco rispettato e riconosciuto come tale – afferma Moritz Mantero, presidente di Orticolario – Lo calpestiamo quotidianamente su superfici che lo hanno già violato, coprendolo e sigillandolo con ogni materiale innaturale. Ma la natura sa essere più forte e quando può ne riprende il possesso: i suoi protagonisti vegetali, infatti, sanno limitare e spesso cancellare i danni creati dall'uomo. Orticolario vuole contribuire a sensibilizzare i suoi visitatori su questi aspetti, iniziando come sempre dai bambini, cui dovremo lasciare un mondo migliore e più sano nell'auspicio che contribuiscano a salvaguardarlo, rispettandone, prima di tutto, proprio il suolo".
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Categorie: Green Life
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