Evanescente, sorprendente, affascinante. Tre aggettivi intensi per descrivere Chioggia, la piccola Venezia che ancora conserva l’autenticità di chi vive da secoli in simbiosi con il mare. Una cittadina inserita tra le mete suggerite anche dal New York Times sia per i suoi gioielli d’arte, sia per la presenza di spiagge attrezzate per le famiglie e i bambini che da Sottomarina arrivano fino a Isola Verde dove sorge l’Isamar Holiday Village.
Una cartolina da ammirare e rimirare con i suoi colori vivaci, le case allineate, le piazzette nascoste, i bragozzi, tipici pescherecci con le vele dipinte a mano e le figure sacre che proteggono la prua. Vale la pena un giretto tra i pontili e i canali e una visita al centro storico medievale per scoprire da vicino la città di Eleonora Duse simbolo indiscusso del teatro moderno e fra le più importanti attrici italiane di fine Ottocento. Chioggia è davvero un mondo a parte “piantata nelle lagune”, come la descriveva Carlo Goldoni in “Le baruffe chiozzotte”, “ma resa penisola per via di un lunghissimo ponte di legno che comunica con la terraferma”. Non a caso il New York Times, una delle più prestigiose testate giornalistiche statunitensi, l’ha inserita fin dal 2022 tra i 52 luoghi da visitare nel mondo descrivendo nel dettaglio le sue meraviglie architettoniche e ambientali. Un borgo “costruito su un agglomerato di isole della laguna veneta, con edifici secolari che sorgono dai canali in tutto il loro splendore decadente”. Una città che accoglie un turismo più sostenibile, fuori dalle masse che calano su Venezia, forse meno nota della Perla dell’Adriatico eppure dal carattere egualmente fiero e autentico. Il labirinto di calli e pontili conserva, infatti, il fascino ruvido e genuino di un antico porto di pescatori che il mito vuole fondato da Clodio, compagno di viaggio di Enea. Conosciuta già in epoca romana per la sua posizione strategica, nodo di una rete di comunicazione fluviale che collegava al mare l’entroterra e i Colli Euganei, la città acquistò importanza commerciale anche per la sua produzione di sale. Guai dunque a considerarla una Piccola Venezia.
Per conoscere da vicino Chioggia bisogna addentrarsi tra le suggestive calli di epoca medievale. Si attraversa la via principale, il cuore della città, corso del Popolo fino alla cattedrale di Santa Maria progettata da Baldassarre Longhena e ispirata allo stile palladiano. Poco più avanti, la chiesa di Sant’Andrea e la Torre dell’Orologio, tra le più antiche ancora funzionanti al mondo. Ma per approfondire il vero animo chioggiotto, bisogna andare al Mercato del Pesce dove è obbligo porgere l’orecchio alla cantilena dei mògnoli, i pescivendoli che rendono l’esperienza indimenticabile. Qui si possono trovare tutti i pesci dell’Alto Adriatico, una produzione apprezzata per le particolarità organolettiche dovute ai bassi fondali, con varie specialità, sia pregiate (sogliole, branzini, orate, capesante) che modeste come alici e sarde. Gusti semplici che da queste parti sono esaltati grazie alle coltivazioni Igp a km0: radicchio, asparago, cipolle, zucche e quanto altro la buona terra lagunare sa condire con l’aria del mare. Per chi volesse tastare con mano l’immensa vitalità di Chioggia e dei suoi marinai, un giretto alle prime ore del mattino regala momenti di fermento quotidiano: i pescherecci rientrano verso le quattro del mattino e scaricano il pesce al mercato all’ingrosso dove viene subito contrattato e distribuito in città o destinato agli altri mercati italiani e europei. Un assaggio di autentico commercio dove conta ancora il contatto umano, l’occhio attento di chi conosce le proprietà del pescato fresco e qualche buon affare che si conclude sempre con una stretta di mano e qualche intercalare dialettale.
Il New York Times cita tra le meraviglie di Chioggia anche le sue spiagge destinate a un turismo balneare che apre le porte a tutti, coppie, famiglie, single. I lidi di Sottomarina e Isola Verde vengono ritenuti insostituibili anche dai medici per le note proprietà curative di problematiche respiratorie o dopo inverni particolarmente difficili per raffreddori, tossi e mal di gola. La spiaggia di Isamar Holiday Village è Bandiera verde dal 2016, un riconoscimento assegnato dall’Associazione dei Pediatri Italiani che ogni anno stila una classifica delle località balneari con le migliori dotazioni per genitori, nonni e bambini. Un luogo consigliato sia per la composizione della sabbia, sia per i fondali bassi con efficienti servizi di salvataggio, attività ludiche, sportive e didattiche oltre a piscine e parchi acquatici con tutto ciò che serve per passare vacanze serene. Isamar Holiday Village soddisfa tutte le richieste degli ospiti con in più il collegamento di un comodo bus navetta che parte direttamente dal villaggio e arriva a Chioggia.
Né lontana, né vicina. Chioggia si collega a Venezia tramite un comodo vaporetto per il Lido, passando per le oasi naturalistiche di Ca’ Roman e di Pellestrina. Un tragitto percorribile anche in bici grazie all’approdo Actv che sorge appena sotto “el gato de Ciosa”: è una colonna monumentale che dalla piazza guarda al mare e affronta il leone di Venezia con lo sguardo furbesco e un po’ ruffiano del gatto. Un altro segno di quanto i chioggiotti non si sentano secondi a nessuno. Né migliori, né peggiori, senza dubbio diversi, unici, pittoreschi. Una genuinità che a Isamar Holiday Village diventa cortesia e accoglienza per garantire vacanze di relax, cultura, natura.
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Categorie: Green Life
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