"Gli obiettivi del gruppo
Sanpellegrino sono quelli di rifornire energeticamente i propri stabilimenti, nove in tutta Italia, non solo utilizzando energia verde, ma anche producendola in autonomia". È quanto afferma
Stefano Agostini, Amministratore Delegato Sanpellegrino, a margine dell'inaugurazione del
Consorzio Sanpellegrino Nestlè Green Energy avvenuto il 30 marzo scorso a Garessio, sede dello stabilimento delle acque San Bernardo.
"Oltre a rifornirsi di energia verde - continua Stefano Agostini - Sanpellegrino riuscirà ad ottenere un sensibile risparmio sul conto energetico. Infatti acquistando energia elettrica direttamente dal Consorzio il Gruppo otterrà un prezzo inferiore rispetto alle tariffe applicate dal gestore tradizionale, e allo stesso tempo il consorzio guadagnerà una percentuale in più rispetto a quanto ne avrebbe ricavato immettendo l'elettricità nella rete del gestore".
Altro aspetto significativo di questa iniziativa è che, come racconta
Luca Bergonzoli, Presidente della San Bernardo Wind Energy "L'allacciamento diretto dello stabilimento di Garessio al Parco Eolico del colle di San Bernardo senza passare dalla rete del gestore, è il primo esempio in Italia dell'utilizzo dell'energia eolica finalizzata alla produzione industriale".
Stefano Agostini, AD di Sanpellegrino, e Luca Bergonzoli, Presidente San Bernardo Wind Energy, durante la visita al parco eolico del Consorzio Sanpellegrino Nestlè Green Energy L'iniziativa intrapresa a Garessio con lo stabilimento dell'acqua
San Bernardo fa parte di una strategia precisa del Gruppo Sanpellegrino Italia, che punta ad autoprodurre il 100% energia elettrica da fonti rinnovabili. Per esempio allo
stabilimento di Pejo, Sanpellegrino ha inaugurato lo scorso novembre una
caldaia a biomassa, che consente di ottenere energia elettrica bruciando gli scarti del legno derivanti dalle attività locali come la potatura dei meli o la manutenzione dei boschi (Pejo si trova in Trentino alto Adige). La centrale termica dello stabilimento verrà utilizzata anche dal Comune per sviluppare un sistema di teleriscaldamento per le abitazioni contribuendo ulteriormente alla
riduzione delle emissioni di CO2.
Con l'integrazione di questi sistemi di produzione di energia elettrica Sanpellegrino riuscirà a rendersi del tutto autonoma dal punto di vista energetico contribuendo a ridurre l'impatto ambientale delle proprie realtà produttive. In questo modo Sanpellegrino aiuta anche a proteggere il più possibile i territori circostanti le fonti utilizzate per la captazione.
[tit:Trasporti eco sostenibili] Le bottiglie devono pur viaggiare per poter essere distribuite nei grandi magazzini e questa, forse, è tra le più diffuse accuse che vengono mosse ai produttori di acque minerali. Il trasporto, specialmente in Italia, avviene su gomma e i camion, si sà, immettono parecchie sostanze nocive nell'aria.
Sanpellegrino, ci tiene a evidenziare, che già oggi utilizza una flotta
aziendale composta da circa il 70% dei camion già a norma Euro 5 e utilizza il treno per il trasporto di circa il 30% della propria produzione. Per le esportazioni utilizza le navi, mentre per le esportazioni sul territorio europeo, principalmente in Francia e Germania, utilizza il trasporto ferroviario con il sistema intermodale. Questo sistema permette di caricare direttamente sui treni i rimorchi dei camion che verranno poi trasportati il più possibile vicino a destinazione per compiere l'ultimo tratto sempre su gomma.
Infine, sempre con l'ottica di contribuire al mantenimento del territorio, Sanpellegrino si è fatta carico con un investimento di circa 8 milioni d euro della costruzione del
Ponte delle Bollicine per agevolare ai propri mezzi di trasporto il raggiungimento dello stabilimento di Ruspino, in provincia di Bergamo, contribuendo in modo sostanziale al decongestionamento del traffico nel centro cittadino.
Il progetto, secondo gli accordi con i
comuni di San Pellegrino Terme e Zogno, prevede anche la realizzazione di una rotonda ancora in fase di realizzazione.
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