La quotazione in borsa di
Enel Green Power sembra essere ormai molto vicina: lo ha confermato alcuni giorni fa l'amministratore delegato del gruppo Enel,
Fulvio Conti.
Ma c'è chi invita l'azienda a maggiore prudenza. È il caso, per esempio, di
Simon Gottelier, portfolio manager di
Impax Asset Management, che in un'intervista a Reuters ha tenuto a consigliare al gruppo di
rimandare la Ipo fino a quando le condizioni di mercato globali non miglioreranno.
"Enel ha bisogno di ripagare un ammontare significativo di debito con i proventi dell'Ipo, ma quotarsi alle condizioni di mercato attuale probabilmente non sarebbe la tempistica ideale" ha affermato.
Se la quotazione avvenisse ora, dunque, Enel potrebbe trovarsi costretta a vendere le azioni della divisione energetica con un
forte sconto per attirare gli investitori: per Gottelier, si parla di un taglio nel prezzo delle azioni di circa il
30-50% rispetto alle valutazioni attuali delle concorrenti. Gli investitori, infatti, sono al momento poco propensi ad impiegare capitali nell'energia verde, in quanto delusi dalle performance dei titoli.
A pesare sulla fortuna di questo mercato sono anche le
regolamentazioni del settore, che non sono ancora abbastanza chiare né in
Europa né negli
Stati Uniti.
In questo senso, secondo Gottelier, Enel farebbe meglio a pensare ad una quotazione di Green Power "quando ci sarà un quadro più chiaro di quello che accadrà negli Usa in termini di supporto a una politica federale per le energie rinnovabili".
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