La
raccolta differenziata in Campania è possibile e in alcune realtà produce dei risultati sorprendenti e inaspettati rispetto alle cronache di quotidiana emergenza: lo dicono le rilevazioni sul campo di
WWF Ricerche e Progetti ed una video inchiesta sul "
porta a porta" in 7 quartieri del
Comune di Napoli che coinvolge 130.000 abitanti, pari al 13% della popolazione partenopea.
In una cronaca nascosta questi
cittadini ‘Campioni' di differenziata hanno risparmiato alla discarica ben il 66,09% dei rifiuti prodotti consentendo di recuperare la materia e riducendo il fabbisogno di discariche.
Il
WWF sottolinea che sono bastati due anni di lavoro, comunicazione e sensibilizzazione con operatori dedicati nell'attività pilota per dimostrare come i
cittadini napoletani superino in efficienza i propri amministratori che finora, al contrario, li hanno condannati all'emergenza cronica. I quartieri coinvolti sono
Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale, Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto.
Bagnoli con i suoi 19.236 abitanti è il quartiere più virtuoso della città con il 91,11% di
raccolta differenziata (su 3.519 tonnellate di rifiuti prodotti da gennaio a settembre 2010 ben 3.206 non vanno in discarica). Seguono il Centro direzionale con l'84,25% per 2.349 abitanti, Chiaiano con 72,63% per 24.860 abitanti, i Colli Aminei con 68,43% per 21.961 abitanti, Ponticelli con 65,43% per 10.888 abitanti, Rione Alto con il 64,68% per un totale di 16.509 abitanti, San Giovanni a Teduccio con 50,15% di differenziata per 31.876 abitanti.
I risultati numerici, mai evidenziati per il loro valore, sono stati presentati questa mattina in una
conferenza stampa che si è svolta a Napoli presso l'
Istituto Studi Filosofici.
Insieme ai risultati il WWF ha mostrato anche una
video inchiesta realizzata nella prima settimana di dicembre, in piena emergenza rifiuti, che testimonia la voglia e la necessità dei cittadini coinvolti nella differenziata di partecipare a questo processo di cambiamento profondo della raccolta dei rifiuti.
Il WWF ha inoltre presentato un documento dal titolo "
Rifiuti in Campania: ricominciamo da cittadini" di analisi sulla
gestione dei rifiuti in Campania, la logica degli inceneritori , la disciplina comunitaria sulla gestione dei rifiuti, il caso Terzigno e un commento sul decreto legge rifiuti su cui è prevista la votazione oggi stesso alla
Camera dei Deputati.
E sono proprio i 7 quartieri coinvolti nel porta a porta a fare la differenza per Napoli dando un contributo significativo alla media percentuale dell'intera città nella raccolta differenziata: senza di loro la media cittadina sarebbe ancora bassissima al pari di quella di molti altri comuni della
Provincia di Napoli.
Infatti, dal 2008, anno in cui è stata introdotta la raccolta "porta a porta" nella città partenopea, la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 14,45% al 18,90%. Nel 2000 il servizio era inesistente: solo l'1,32% su tutto il territorio cittadino. Dai dati si registra un trend costante di aumento nella raccolta differenziata tra il 2009 e il 2010
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