Dopo lo strappo tra il
Ministro Stefania Prestigiacomo e il
PdL e l'annuncio di voler lasciare il partito la situazione è
tornata alla normalità.
"Una sfortunata coincidenza e un difetto di comunicazione hanno generato oggi uno spiacevole incidente parlamentare. In serata, il
Ministro Prestigiacomo e l'Onorevole Cicchitto - a Palazzo Chigi, alla presenza del
Sottosegretario Gianni Letta - hanno chiarito ogni equivoco, superando l'incidente, scambiandosi un reciproco attestato di stima e di fiducia''.
Questa la nota diffusa in tarda serata da palazzo Chigi e che fa capire che lo strappo è stato ricucito.
Ieri infatti la ministra ha
abbandonato l'Aula della Camera in lacrime mentre si stava esaminando la
legge "sulla libera imprenditorialità ed il sostegno del reddito avanzato" e in particolare la norma che esonera le imprese costituite da disoccupati e cassintegrati dagli obblighi previsti in materia di comunicazione e catasto dei rifiuti, di registro di carico e scarico dei rifiuti e di iscrizione all'
Albo nazionale dei gestori ambientali.
In un periodo di così forte attenzione all'ambiente come pensare di liberalizzare i processi di smaltimento dei rifiuti delle aziende? La Prestigiacomo, che giusto ieri ha confermato lo stop all'utilizzato dei sacchetti di plastica dal 1 gennaio 2011, non ci è stata e ha sottolineato i valori e l'impegno svolto per la tutela del territorio e dell'ambiente dichiarando "Nel Pdl non mi riconosco più, lascio il gruppo e passo al Misto".
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