Legambiente mette in guardia: un terzo degli apparecchi elettronici oggi in vendita
non rispettano le norme europee sugli standby.
Pochi sanno che dal gennaio del 2010 i nuovi elettrodomestici immessi sul mercato avrebbero dovuto rispettare la nuova direttiva europea che ne riduce i
consumi sotto a 1 watt quando sono in standby, cioè spenti ma pronti all'uso.
Secondo una recente indagine nelle
case di 1300 europei, le apparecchiature collegate alla rete elettrica, spente o non in uso, infatti,
consumano l'11% di tutta l'elettricità che usiamo, per una spesa di
50/60Euro all'anno a famiglia, per un quantitativo complessivo di
43 terawattora in tutta Europa, pari all'energia prodotta da
8 grandi centrali termoelettriche, oppure a quella consumata da due terzi delle case italiane.
La direttiva europea prevedeva che dal 2010, i nuovi apparecchi immessi sul mercato in Europa in modalità spenta o stand-by non dovessero superare
1 watt di potenza assorbita, 2 watt se la modalità stand-by serve ad illuminare un display che dia informazioni.
Ovviamente, gli apparecchi già nei negozi prima del 2010
potevano legittimamente essere venduti pur se di concezione vecchia e superata. Nel 2013 poi, i limiti saranno ulteriormente abbassati, dimezzando le soglie e imponendo lo
spegnimento completo prima possibile.
Eppure, nonostante le norme siano entrate in vigore un anno fa, in tempo giusto per far giungere al consumatore finale apparecchi adeguati, ancora oggi e probabilmente nel periodo dei saldi di gennaio, moltissimi italiani acquisteranno
elettrodomestici ormai fuori norma, magari a un prezzo apparentemente conveniente, grazie al quale porteranno a casa un'apparecchiatura obsoleta e energivora che contribuirà sostanziosamente a far
lievitare i costi in bolletta.
Una
recente ricerca condotta dal
gruppo di ricerca eERG del Politecnico di Milano, nell'ambito del progetto Selina su
6 mila prodotti in vendita nei diversi paesi europei, rivela che
oltre il 30% non rispetta ancora le nuove norme per gli standby e il
18,5% in modalità spento.
Gli
elettrodomestici più voraci, anche da spenti, sono le
fotocopiatrici e le
stampanti laser, i
decoder della nuova TV digitale, i
router (per collegarsi in rete), i
televisori e soprattutto i
videogiochi e le
macchinette del caffè. Ma attenzione anche ai forni, agli impianti stereo, ai caricabatterie dei cellulari che, anche senza luci accese, attaccati alla presa continuano a succhiare energia e soldi.
"
L'Italia non ha fatto nulla per favorire l'adozione della direttiva. Sta quindi ai
consumatori fare attenzione – ha dichiarato
Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente -, leggere bene le
etichette e chiedere informazioni al negoziante di fiducia per
non farsi rifilare vecchi apparecchi. Per quelli che abbiamo già in casa invece, bisogna acquistare una
bella "ciabatta" dotata di interruttore e ricordarsi di spegnerla. Per i più sofisticati esistono poi prese elettriche intelligenti che staccano completamente la corrente quando l'apparecchio resta in standby per più di 2 minuti e altri ancor più programmabili e sofisticati. Insomma, dobbiamo tener presente che un terzo dei prodotti oggi in vendita non sono più a norma mentre ben due terzi non lo saranno più tra due anni e che a farne le spese saranno soprattutto le
nostre tasche".
Per acquisti intelligenti, quindi,
occhio all'etichetta energetica, ormai molto diffusa per gran parte dei grandi elettrodomestici di cucina (i così detti "bianchi"), che comprende anche i consumi da spenti e che ha già spostato gran parte degli acquisti verso la
massima classe di risparmio. Discorso completamente opposto si deve fare per gli elettrodomestici "neri": stereo, televisori o computer, che
non hanno l'indicazione obbligatoria dei consumi complessivi, mentre solo alcune società adottano, volontariamente, standard di efficienza energetica, mentre altri presentano l'informazione sull'assorbimento di potenza, anche in condizione di standby.
Attenzione poi agli apparecchi in apparenza piccoli e innocui come i videogame: secondo il mensile dei consumatori australiani Choise,
PlayStation 3 e
Xbox 360, sia da
spenti che da
accesi assorbono quasi la
stessa quantità di energia, consumando
5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni. Lasciarle accese, calcolando un costo di
0,15 Euro a kWh, può comportare una spesa di
250,00 Euro l'anno.
Tra i televisori, alcuni modelli con grande schermo consumano anche
il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto
tre lavatrici tra le meno efficienti; lasciare il
computer acceso 24 ore al giorno può costare
130 Euro l'anno, cui vanno aggiunti altri
20,00 Euro se si lasciano accese anche
le casse e
43,00 Euro se non si spegne il
monitor Lcd.
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