"Per l'ennesima volta si tenta di nascondere il
condono edilizio all'interno di un
decreto omnicomprensivo per fare un bel regalo alla
criminalità organizzata. Grazie a questo escamotage, infatti, non solo si potranno
condonare gli abusi costruiti entro il 2003, ma ci sarà nuovamente una corsa al
cemento illegale di cui l'Italia è già pericolosamente satura".
E' questo il commento di
Sebastiano Venneri,
vicepresidente di Legambiente all'
emendamento nascosto ieri nel decreto mille proroghe che concede la possibilità di presentare, entro il 31 dicembre 2011, la
domanda di sanatoria per gli abusi edilizi edificati fino al 2003.
"In un Paese ad
alto rischio idrogeologico e
fragilità sismica, non è certo questa l'edilizia di cui abbiamo bisogno né per la tutela della sicurezza del territorio, né per incentivare la legalità – ha proseguito Venneri - Per comprendere cosa vuol dire riaprire i termini del condono basta pensare che nel 2003 al solo annuncio della sanatoria furono realizzate ben 40.000
costruzioni abusive.
Lo stesso avvenne nel 1994, quando il
Governo Berlusconi varò la seconda legge di
sanatoria urbanistica, registrando solo durante i mesi di discussione delle legge la costruzione di 83mila abitazioni fuorilegge.
E' questa la politica che, accompagnata all'assoluta mancanza di
repressione abusiva in Italia ha contribuito a rendere ancora di più l'Italia un Paese fragile. Ma questa politica piace soloagli abusivi e alla criminalità organizzata che ha ormai inserito il ciclo del cemento tra i suoi business principali".
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