Da dicembre 2010,
IBC SOLAR sta testando i moduli in entrata utilizzando la misurazione a
elettroluminescenza. Questo test è basato sul processo inverso del
fotovoltaico: ai moduli viene applicata una tensione per verificare i flussi di corrente, mentre una camera con dei sensori speciali rende visibile ad occhio nudo la luce ad infrarossi emessa dalle celle. Le celle funzionanti avranno un aspetto luminoso, mentre quelle danneggiate appariranno scure. Passano questo test solo i moduli che dimostrano una distribuzione uniforme della corrente.Il test ad elettroluminescenza ha diversi vantaggi, in primis la possibilità di mostrare in pochi minuti
eventuali difetti di fabbricazione e rotture subite durante il trasporto.Per testare più moduli in parallelo, IBC SOLAR ha allestito due camere che vengono utilizzate per test a campione su grandi quantità. La misurazione dei parametri dei moduli con elettroluminescenza si aggiunge all'attuale programma di controllo qualità di IBC SOLAR, che prevede una camera climatica, un flasher e rilevazioni sulle prestazioni nel lungo periodo in un campo test.
Marco Siller, Direttore del Product Management di IBC SOLAR, spiega: "Grazie al nostro programma di controllo qualità, vogliamo essere sicuri che i nostri clienti ottengano dalla loro installazione fotovoltaica una produzione di energia elevata nel lungo periodo. Sebbene il Conto Energia sia garantito per legge per 20 anni, le installazioni fotovoltaiche possono fornire energia per un lasso di tempo maggiore. Se riusciamo ad individuare tutti i possibili difetti dei moduli fin dall'inizio, riceveremo potenzialmente meno reclami e incrementeremo la customer satisfaction. Per questo stiamo continuando ad investire in strumentazioni e programmi di controllo, per migliorare ulteriormente gli standard esistenti".
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