Rifiuti pericolosi in giro per l'Italia senza controlli e sanzioni, almeno fino a giugno. Questo è il
rischio segnalato dal WWF Italia in una
lettera al Ministro Prestigiacomo.
Dal 28 dicembre scorso infatti vige il
Far West visto che sono
sospese le sanzioni per chi trasporta rifiuti industriali pericolosi e non, almeno fino alla fine di maggio.
"Chiediamo un intervento urgente del suo
Ministero affinché siano ripristinate al più presto le sanzioni vigenti riguardanti le
violazioni sul trasporto dei rifiuti, al momento sospese sino al giugno 2011 per effetto della proroga a quella data dell'operatività del Sistema Sistri, stabilita con il Decreto Ministero dell'ambiente 22.12.2010 (pubblicato sulla G.U 28.12.2010, n. 302). Infatti, dall'operatività del sistema Sistri, come segnalato da autorevoli esperti e magistrati (tra cui il
Dott. Gianfranco Amendola, Procuratore capo di Civitavecchia), dipende l'entrata in vigore del nuovo sistema sul controllo e sulla tracciabilità dei rifiuti previsto dagli artt. 16, c. 1 e 39, c. 2 del Dlgs n. 205/2010.
Per effetto del DM citato per cinque mesi (dalla fine di dicembre 2010 alla fine di maggio 2011) il trasporto dei rifiuti industriali, pericolosi e non pericolosi, può avvenire senza controlli e, soprattutto, senza incorrere in alcun tipo di sanzione, nel caso di violazioni".
Si legge nella lettera a firma
Stefano Leoni Presidente WWF Italia. Il WWF chiede quindi di emanare una norma urgente - eventualmente inserendola in un decreto legge in fase di conversione (ad esempio il cd "milleproroghe") – per ripristinare le norme e le relative sanzioni sul trasporto di rifiuti precedenti al Dlgs 205/2010, in attesa della completa entrata in vigore del
Sistema Sistri e, quindi, delle nuove disposizioni sul controllo e la tracciabilità dei rifiuti previsti dal
citato Dlgs.
Lo scorso ottobre il WWF insieme a numerose altre associazioni ricordava come la nuova modalità come il Sistri (
Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti) possa garantire una maggiore tracciabilità dei rifiuti dal luogo di produzione a quello di recupero o smaltimento.
Ma è necessario che questa modalità coinvolga anche i
centri di stoccaggio, noti per essere il centro nevralgico dei traffici illegali.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Dalle feste a fine stagione: inverno sulla neve...
Il progetto Forestami arriva a Zibido San Giacomo
I masi Gallo Rosso e lo Slow Winter, parole...
Carinzia, inverno 2024/2025: esperienze...
Festività di lusso e riservatezza al Rifugio...
Alpin Arena Senales: dal 29 novembre aperte...