Allarme rosso per il pericolo di una fusione nucleare nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi vicino alla città di Okuma. Secondo il giapponese Jiji Press, alcune delle barre di combustibile nucleare del reattore sono state brevemente esposte all'aria dopo che il livello delle acque del reattore è sceso per evaporazione. Le squadre di emergenza stanno pompando acqua all'interno del reattore e il livello delle acque sta risalendo, secondo un operatore della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO), che gestisce l'impianto. Un portavoce TEPCO detto che la società ritiene che il reattore non sia sul punto di fondere o di rompersi e che i lavoratori stanno cercando di alzare il livello dell'acqua.
Se dovesse veramente verificarsi una fusione del nocciolo, si tratterebbe del primo disastro nucleare dopo quelli di Chernobyl nel 1986 e l'incidente di Three Mile Island nel 1979.
L'impianto di Fukushima Daiichi era stato chiuso automaticamente a causa del terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone l'11 marzo. I generatori di backup si sono arrestati un'ora dopo l'evento, lasciando i reattori senza alimentazione e quindi senza la possibilità di raffreddare il core. I funzionari giapponesi si sono visti costretti a ricorrere a batterie di emergenza e a richiedere la fornitura di nuove batterie con degli elicotteri, per mantenere la temperatura del nocciolo del reattore sotto controllo e impedire una fusione nucleare.
Al momento, sembrerebbe che le autorità giapponesi stiano ancora cercando di contenere la reazione all'interno del reattore. Ciò indica che il nucleo non si è completamente sciolto e che la reazione non è ancora sfuggito di mano. Tuttavia, la situazione potrebbe rapidamente diventare incontrollabile e l'acqua aggiunta nel reattore potrebbe evaporare rapidamente se la temperatura aumentasse troppo rapidamente.
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